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Oggi vi proponiamo una gita molto semplice, alla portata di tutti ma che regala bei panorami, aria buona, una panchina gigante ed una passeggiata in un luogo storico. Venite con noi alla panchina gigante del colle Lazzarà (conosciuto anche come Las Arà o Laz Arà, a seconda delle fonti).
Panchina gigante del colle Lazzarà, panorama e storia
Se vi piacciono gli ampi spazi, dove lo sguardo può spaziare verso l’infinito, l’aria frizzante di montagna e prati sui quali correre siete nel posto giusto. Dal colle Lazzarà lo sguardo spazia dalla Rocca di Cavour al cuneese e fino alle Alpi Liguri nelle giornate più terse. Ad uno sguardo più attento, si vedono anche i torrenti Chisone e Pellice serpeggiare attraverso la pianura fino ad unirsi in un unico fiume, che conserva il nome di Pellice, che, poi, andrà a confluire nel Po.
Affacciata sullo stupendo panorama che vi ho descritto, si trova la panchina gigante del colle Lazzarà.
Se vi salite, dopo aver lasciato correre i bambini liberamente nei prati, osservateli con attenzione (i prati, non i bambini; cioè, dovete osservare anche i bambini ma non è questo che voglio dire 🙂 ): noterete sicuramente degli strani fossi scavati nel terreno. Sono resti di trincee.
Dovete sapere che, nell’estate del 1704, sul colle del Lazzarà si tenne una battaglia tra l’esercito francese, asserragliato nelle trincee e con campo tendato proprio sul colle, e l’esercito sabaudo che cercava di ricacciarli oltreconfine. Il campo di battaglia fu abbandonato senza smantellare nulla con l’arrivo dell’autunno per le avverse condizioni meteorologiche e quelli che si posso osservare oggi, sono proprio i resti di quelle trincee.
Per noi questa passeggiata ha rappresentato un momento per scaricare un po’ di nervosismo (ogni tanto succede), per prenderci del tempo immergendoci in un ambiente veramente affascinante ma ci ha consentito anche di imparare un po’ di storia. Abbiamo immaginato la battaglia, gli eserciti con le tipiche uniformi del tempo dai colori sgargianti e rievocato alcuni dei tanti fatti d’arme di queste valli.
Proprio da uno di questi, la famosa battaglia dell’Assietta avvenuta a poca distanza da qui del 1747, deriva il termine “Bogianen” con il quale sono conosciuti i risoluti Piemontesi. Abbiamo raccontato questo pezzo di storia delle nostre montagne e del Piemonte qui.
Escursione alla panchina gigante del colle Lazzarà – dati tecnici
Difficoltà: E
Dislivello: 471m
Quota di partenza: 1124
Quota di arrivo: 1595m
Tempo di salita: 1/1.5 ore
Materiale richiesto: Scarponcini, abbigliamento tecnico a strati adatti alla stagione, eventuale giacca anti vento/impermeabile, acqua (ma a circa metà percorso è presente una fontanella).
Punto di partenza ed arrivo: Borgata Ruata di Pramollo (TO)
Panchina gigante e colle del Lazzarà, descrizione del percorso
Ci troviamo in val Chisone (TO); dall’abitato di San Germano Chisone, seguire la segnaletica stradale per Pramollo e salire fino alla borgata Ruata (o Ruà). Lasciate l’auto nell’ampio parcheggio e proseguite salendo a piedi lungo la strada seguendo il cartello giallo per il Colle Lazzarà (Colle Laz Arà). Il percorso è dapprima su strada asfaltata fino ad un’area picnic attrezzata. Per chi volesse abbreviare il percorso della gita è possibile raggiungere l’area attrezzata in macchina ma la strada diviene più ripida e stretta.
Dall’area picnic in poi, la strada è comunque percorribile in auto ma diventa sterrata e, sul colle, c’è posto solo per tre o quattro auto. Noi vi consigliamo di proseguire a piedi inoltrandosi tra bellissimi boschi di aghifoglie che lasciano successivamente il posto ad ampi pendii erbosi dai quali si gode di un panorama stupendo verso sud.
Dalla borgata Ruata dove abbiamo lasciato l’auto, si giunge ai 1595 metri del Colle Lazzarà dopo circa un’ora/un’ora e mezza di cammino (a passo di bambino) avendo risalito un dislivello di 471 metri.
Area sosta camper
Per chi decidesse di inerpicarsi fino alla borgata Ruata di Pramollo in camper, si può sostare liberamente nel piazzale della borgata (senza servizi). A pochi metri di distanza, passando oltre il vicino tempio valdese, c’è una bella area di carico e scarico gratuita con fontanella, bagni e parco giochi per i bambini.
In prossimità del piazzale c’è un ristorante (Albergo Ristorante Gran Truc) che prende il nome dalla montagna sovrastante ed un bancomat. Non ci sono altri negozi o servizi.
Informazioni utili
Il trekking fino al colle del Lazzarà è fattibile anche in inverno con le racchette da neve ma risulta più faticoso e meno adatto ai più piccoli pur essendo un’escursione molto conosciuta. Prima di avventurarsi in montagna in inverno, comunque, occorre assicurarsi di avere attrezzatura ed abbigliamento adeguati ed informarsi sulle condizioni della neve e sul rischio valanghe onde non correre rischi.
Per questa gita è tutto ma, se vi interessano le panchine giganti, potete trovare alcuni altri nostri articoli in merito qui.
Grazie per condividere questa storia sulla panchina gigante del Colle Lazzara da In Viaggio Col Bisonte. Questa panchina gigante sembra essere un’opera d’arte unica e suggestiva che offre una vista spettacolare e invita i visitatori a prendersi una pausa e godersi la bellezza dei dintorni. È meraviglioso vedere progetti artistici e creativi come questo che arricchiscono le comunità locali e offrono spazi unici per la contemplazione e la riflessione.
Grazie mille, è un posto stupendo e la gita è veramente adatta a tutti!