La Panchina Gigante di Pomaretto

Oggi vi portiamo con noi alla panchina gigante di Pomaretto, un microscopico paesino in Val Chisone, in Provincia di Torino.

Conoscete le panchine giganti ed il Big Bench Community Project? Immagino di sì: ormai si è diffuso in tutta Italia e non è più solamente circoscritto all’area delle Langhe. Se vi interessano le panchine giganti che abbiamo visitato noi le trovate qui.

In questo articolo vi parliamo di una panchina che, appunto, non si trova nelle Langhe ma in val Chisone, in provincia di Torino. E’ la panchina gigante numero 120 e si trova nel piccolo comune di montagna di Pomaretto.

Ha una bella vista ma non è la più bella in cui ci siamo imbattuti (a tal proposito, quella di Bagnolo Piemonte è difficile da battere). Non ci vuole una passeggiata in qualche luogo stupendo o romantico per raggiungerla anzi, vi si arriva quasi sotto in auto. Ed allora perché uno dovrebbe andarci? Adesso ve lo raccontiamo.

panchina gigante pomarettoUn vigneto su una parete di roccia quasi verticale

A parte il fatto che la vista sulla valle effettivamente c’è ed è molto bella, il vero motivo per cui ve la consigliamo è un altro: è stata installata in un vigneto. Ma non un vigneto normale, bensì un vigneto di viticoltura eroica.

Si tratta di un vigneto posto su una parete della montagna estremamente pendente, quasi verticale, appositamente terrazzata per consentire la coltivazione che, proprio per via delle pendenze estreme, dev’essere necessariamente fatta a mano.

La viticoltura eroica è una caratteristica di queste valli. Si contraddistingue per le condizioni estreme in cui si svolgono le coltivazioni: a quote superiori ai 500 metri (il comune di Pomaretto si trova a 630 metri di quota ed il vigneto a circa 650), tramite terrazzamenti su terreni con pendenza superiore al 30%. Onestamente non so quanto sia pendente il terreno su cui si trova la panchina gigante di Pomaretto ma, vi assicuro, lo è parecchio. In ogni caso è grazie a coltivazioni come questa che viene mantenuto il presidio dell’uomo su terreni così impervi che, altrimenti, sarebbero destinati all’abbandono con le ormai ben note conseguenze idrogeologiche oltre che paesaggistiche.

Il vigneto di Pomaretto è organizzato in settori in cui si trovano diversi tipi di vitigni ciascuno indicato da etichette colorate ed ospita anche un piccolo locale (detto in piemontese chabòt),  attrezzato per incontri e degustazioni dei vini locali. Sono state piantate oltre 1000 piantine (barbatelle) di quattro varietà diverse che caratterizzano il vino locale DOC Ramìe chiamate Avanà (contraddistinta dal colore verde), Chatus (colore blu), Bequét (colore rosso) ed Avarengo (colore giallo). Grazie al codice dei colori è immediato riconoscere in quali parti della vigna sono piantate le rispettive varietà.

panchina gigante pomarettoIl Ramìe è il vino più rinomato delle valli Chisone e Germanasca, è rosso ed ha ricevuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata (“Pinerolese Ramìe”) nel 1996. Il suo nome deriva dalle operazioni di disboscamento che venivano effettuate sui pendii prescelti per la piantumazione delle barbatelle. Durante i lavori il legname ottenuto veniva accumulato in caratteristiche cataste chiamate in dialetto Ramìe (ovvero cataste di rami) dalle quali ha preso il nome il vino.

Pensate che le prime testimonianze di viticoltura nelle valli Chisone e Germanasca risalgono addirittura agli inizi del 1300 ed è stata da sempre portata avanti fino ad altitudini e pendenze estreme oltre che caratterizzata dalla presenza di diversi vitigni autoctoni.

Sul posto ci sono diversi cartelli esplicativi che raccontano tutto su questo vino e sulle caratteristiche specifiche di ciascuna delle quattro varietà qui coltivate. Grazie a questi cartelli apprendiamo che sono autoctoni di queste valli anche alcuni vitigni con i quali si produce un vino bianco.

La Panchina Gigante di Pomaretto – Cosa fare nel circondario

Dalla panchina gigante partono diversi sentieri che consentono di raggiungere alcune borgate e di esplorare la montagna circostante. Noi, però, non li abbiamo percorsi quindi non vi sappiamo dare indicazioni in merito. Abbiamo, infatti, visitato la panchina gigante di Pomaretto con l’intento di scattare la foto di Natale per il calendario che regaliamo ogni anno ai nonni ed agli zii e non abbiamo avuto il tempo per esplorare meglio la zona.

Il circondario, però, offre diverse altre possibilità. Tralasciando le innumerevoli camminate e vette raggiungibili in estate o l’accesso alle piste da sci in inverno, vi segnaliamo qualcosa di particolare che vale veramente la pena:

  • Scopriminiera e Scoprialpi sono due percorsi sotterranei in miniera per scoprire, rispettivamente, la dura vita dei minatori nelle miniere di talco che abbondano in queste montagne e la geologia delle Alpi. Per scoprire nel dettaglio di cosa si tratta e prenotare vi consigliamo di visitare il sito ufficiale. Noi abbiamo fatto entrambi i percorsi e possiamo garantire che meritano veramente!
  • Il Forte di Fenestrelle è il monumento simbolo della provincia di Torino, una muraglia enorme che si arrampica sulla montagna, seconda al mondo solo a quella cinese. Il Lago del Laux è un posto davvero da favola: il lago (con area di sosta camper) ed il pittoresco villaggio montano restaurato ed abbellito da diversi murales (così come il vicino paesino di Usseaux) sono una tappa imperdibile per chi si trova in zona. Ne abbiamo parlato qui.
  • Zipline “Il volo del Dahu”: emozione, adrenalina, natura e libertà sono le parole d’ordine per un’esperienza adatta solo ai più coraggiosi. Un volo di 800 metri da un versante all’altro della valle a 150 metri di altezza dal suolo sfrecciando alla bellezza di 120 km/h! Vi sentite pronti? Tutte le info sul sito ufficiale. La biglietteria ed il punto di ritrovo si trova presso l’area camper e gli impianti sportivi comunali (vedi la sezione “Informazioni utili” qui sotto).

panchina gigante pomaretto

WHERE DO WE GO NEXT?

Informazioni utili

Come arrivare: La strada che porta alla panchina gigante parte dal retro dell’Ospedale Valdese di Pomaretto. Bisogna prendere Strada del Podio e salire per circa 850 metri fino ad un tornante dove si trova un piccolo spiazzo utile per parcheggiare l’auto. Lo spazio non è molto ed è possibile che sia necessario parcheggiare in paese e salire a piedi. In tal caso tenete conto che la strada è piuttosto in salita, non ha marciapiede ma non è molto trafficata. Dallo spiazzo si ha direttamente accesso al vigneto in cui si trova al panchina e tutto è chiaramente indicato da cartelli e tabelloni esplicativi.

Accessibilità: Come vi abbiamo spiegato, la panchina si trova all’interno di un vigneto su un terreno molto scosceso. Per raggiungerla dal parcheggio bisogna percorrere un sentiero ripido e con degli scalini che non è, quindi, percorribile con passeggini. Il sentiero è comunque corto, quindi non ci sono problemi a portare i bambini più piccoli in braccio.

Area camper: Per chi raggiunge il comune di Pomaretto in camper, la Pro Loco gestisce e mette a disposizione un’area di sosta con servizi (a pagamento). Per maggiori informazioni, costi e prenotazioni potete consultare questo sito. Posizione GPS: N44.95355  E7.17954. L’area si trova nei pressi degli impianti sportivi comunali. Nello stesso luogo si trova anche la biglietteria ed il punto di ritrovo per la zipline “il volo del Dahu”.

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