Una settimana in Friuli in camper in famiglia

La nostra meta per l’estate 2021 è il stata Friuli Venezia Giulia. Una regione nella quale non eravamo mai stati. Ecco, quindi, per conoscerla meglio, il nostro itinerario per una settimana in Friuli in camper in famiglia. Come dite? Di nuovo in camper? Eh, sì, ci piace troppo ed anche quest’anno ne abbiamo affittato uno. Se volete maggiori info, qui trovate la nostra mini guida al primo noleggio di un camper e qui l’itinerario del nostro primo viaggio lungo in camper in Bretagna e Normandia.

Se, poi, vi siete incuriositi dal mondo camper e volete saperne di più, allora il posto dove andare è in Salone del Camper che ogni anno si tiene a Parma. Qui abbiamo spiegato il perché.

Ma ora veniamo all’itinerario che si snoda intorno a quattro temi, per ciascuno dei quali abbiamo dedicato due o tre tappe: a caccia di Patrimoni UNESCO, gli spettacoli della natura, ricordi della Grande Guerra ed il mondo sotto terra.

Sette giorni in Friuli Venezia Giulia sono sicuramente pochi per vedere tutto ciò che questa splendida regione ha da offrire. Ognuno può sicuramente crearsi un itinerario in base ai propri gusti. Ci siamo cimentati anche noi e, se vi state chiedendo cosa fare o vedere in Friuli, pensiamo di aver creato un itinerario sufficientemente vario e di durata non eccessiva, che possa incontrare i gusti di tutti, grandi e piccini. Seguendolo passerete per borghi, laghi, luoghi storici e posti curiosi che renderanno speciale la vostra vacanza in Friuli.

Siete pronti? Allora partiamo!

Una settimana in Friuli in camper in famiglia – A caccia di Patrimoni UNESCO

GIORNO 1 – Una città a forma di stella

Dobbiamo proprio dire che l’inizio del viaggio è stato con il botto! La nostra prima tappa è stata alla città fortificata di Palmanova, patrimonio UNESCO. E’ una città unica caratterizzata dagli stupendi bastioni che la circondano e che le danno l’aspetto di una stella. L’abbiamo girata in lungo ed in largo partendo dalla piazza Grande con il duomo (dalla caratteristica volta in legno), le bellissime logge e l’enorme ed emozionante bandiera italiana che sventola nel cielo dal centro.

Poi abbiamo esplorato bastioni secondo il sentiero attrezzato che passa un po’ nel fossato che li circonda ed un po’ sui cosiddetti Rivellini, ovvero bastioni in terrapieno. Questa fortificazione spettacolare risale alla fine del 1500 quando la Serenissima Repubblica di Venezia doveva difendersi dalle scorrerie dei Turchi e di altri attaccanti. In epoca napoleonica furono aggiunte ulteriori fortificazioni ed una caratteristica che ci ha colpito è il fatto che il primo piano era collegato al pian terreno da scale di corda così che ci si potesse isolare da eventuali intrusi per poi fuggire tramite appositi cunicoli. Il piccolo bisonte si è molto immedesimato quando ha trovato una scala di corda al parco giochi dove l’abbiamo fatto “sgambare” a fine giornata!

Una settimama in Friuli in camper - Palmanova
Non avendo un drone non possiamo farvi vedere l’aspetto di stella della città ma questa è la vista camminando lungo i bastioni

Qui scatta automatico il parallelismo con la nostra Torino perché sotto ai bastioni veneziani sono scavate gallerie di contromina, proprio come quelle presenti nella cittadella di Torino che sono stare rese famose dalle gesta di Pietro Micca. Peccato non averle potute visitare perché sono aperte solo nei fine settimana con visite guidate.

Dove abbiamo sostato: abbiamo parcheggiato nell’area camper gratuita di piazza XX Settembre in pieno centro (se volete trovarla l’abbiamo inserita su Camper Infinity App, non ci sono servizi) mentre abbiamo trascorso la notte in quella di via Risorgimento, gratuita, con carico e scarico e corrente elettrica (solamente 3 posti di cui due elettrificati) che si trova appena fuori dalle mura accanto agli impianti sportivi.

GIORNO 2 – Aquileia con i suoi mosaici ed i resti romani

La seconda giornata della nostra settimana in Friuli in camper ci ha portati ad Aquileia, un altro patrimonio dell’umanità. Città romana tra le più importanti al mondo a quel tempo nonché centro dal quale si è diffuso in oriente il culto cristiano. I resti che si possono ancora vedere ci parlano di una città con il culto del bello oltre che del sacro, testimoniato dagli stupendi mosaici della basilica ma anche nelle case i cui resti si trovano poco distante e dai gioielli in ambra custoditi nel Museo Archeologico.

Una settimama in Friuli in camper - Aquileia
Il duomo di Aquileia Patrimonio UNESCO con il pavimento interamente ricoperto di stupendi mosaici

Un giro completo ci racconta anche della sua forte vocazione commerciale come risulta dagli imponenti resti del porto fluviale dove sono ancora visibili le banchine con gli anelli di pietra ai quali si attraccavano le navi anche se qui l’acqua non c’è più. Accanto al grande foro è stato portato alla luce un tratto di un decumano ed il piccolo bisonte è rimasto impressionato da come gli antichi romani costruivano le strade, così perfette ma anche così piccole rispetto alle nostre di oggi.

Una settimama in Friuli in camper - Aquileia
Un tratto di decumano romano

Per visitare la cattedrale ed il Museo occorrono più biglietti, uno per ciascuna parte del complesso. Oppure potete acquistare la FVGCard Aquileia che vi da l’ingresso ovunque ed una giornata intera di posteggio gratuito in un parcheggio poco distante. Un’ottima alternativa è la FVGCard con estensione regionale (disponibile in due tagli: 48 ore ed una settimana). In questo caso non avrete il buono per il parcheggio ma il costo è di 1 Euro/ora, tutto sommato accettabile. Per maggiori informazioni sulle FVGCard consultate la sezione “Informazioni utili” in fondo all’articolo.

Una settimama in Friuli in camper - FVG CardDove abbiamo sostato: per soste prolungate in camper è disponibile un’area di sosta con carico e scarico al costo di 10 Euro dalle 8 alle 20 (anche per il semplice carico e scarico) molto vicina alla zona archeologica; gratuita la notte. Noi abbiamo sostato nel parcheggio a pagamento per le auto per il tempo della visita per poi spostarci a fine giornata verso Gorizia. Per la notte ci siamo fermati nell’area di sosta gratuita di Mossa (via delle Fornaci). In teoria in quest’area ci sono anche acqua ed elettricità ma le colonnine, al momento del nostro passaggio, purtroppo non funzionavano.

GIORNO 3 – Inseguiamo i Longobardi ma troviamo una sorpresa

Terzo giorno del nostro itinerario di una settimana in Friuli in camper in famiglia e terzo sito UNESCO. Ci troviamo a Cividale del Friuli, primo ducato longobardo d’Italia, entrato nella lista UNESCO nel 2011. Il tempo purtroppo non ci accompagna ma il cielo plumbeo garantisce belle foto per cui, per prima cosa, approfittiamo per qualche scatto dei riflessi sul Natisone proprio dalla riva del fiume. Poi visitiamo il famoso Ponte del Diavolo, secondo la leggenda costruito in una notte dal diavolo in persona e poi lasciato alla città in cambio dell’anima del primo ad attraversarlo. Gli astuti cividalesi fecero attraversare un gatto et voilà, il diavolo cornuto e mazziato! Nel punto scelto per scattarci un bel selfie c’erano lucchetti attaccati alla ringhiera, il piccolo bisonte ci ha chiesto il perché. Beata innocenza!

Una settimama in Friuli in camper - Ponte del Diavolo Cividale
Il ponte del diavolo e … i lucchetti 🙂

La presenza longobarda a Cividale è testimoniata dallo stupendo tempietto con l’altrettanto stupendo coro ligneo. Si trovano all’interno del monastero delle monache di clausura di Santa Maria in Valle che è possibile visitare gratuitamente con la FVG card. Avremmo anche voluto visitare il suggestivo e misterioso ipogeo celtico con le sue cavità sotterranee scavate nella roccia. Purtroppo gli ambienti sono ristretti e non è quindi possibile accedervi per via del covid. La sua funzione, comunque, è sconosciuta: celle funerarie celtiche o carcere romano e longobardo?

Una settimama in Friuli in camper - Tempietto Longobardo Cividale
Il tempietto longobardo di Cividale del Friuli

Dopo una visita al duomo ed alla antistante loggia del comune con la statua di Giulio Cesare (qui il piccolo bisonte ha scoperto come mai i romani vestivano con il gonnellino anziché con i pantaloni), il programma prevede di prendere parte ad una delle tante proposte per famiglie che il Friuli ha da offrire, ovvero la visita al parco con dimostrazione di volo di rapaci degli Acrobati del Sole (gratis con FVG card). Purtroppo, però, ci coglie il diluvio e siamo costretti a rinunciare.

Scatta, dunque il piano B (e che piano B!). Pausa pranzo e poi visita al Centro Internazionale Vittorio Podrecca e Teatro delle Meraviglie Maria Signorelli. Non potevamo sperare in un piano B migliore! Il museo è interamente dedicato alla più importante compagnia di teatro con le marionette del mondo ed all’arte che l’impresario regista e la scenografa, costumista e burattinaia seppero creare. Unirono tradizione ed innovazione diventando i più famosi al mondo, facendo spettacoli nei più importanti teatri avendo anche più di 2000 spettatori per serata per oltre 50 anni.

Una settimama in Friuli in camper - Cividale del Friuli
Le stupende marionette alte un metro nel centro Podrecca di Cividale del Friuli

Il museo (gratis con FVG card) è magico e la storia di queste marionette lascia a bocca aperta. Veniteci, anche se non avete bambini. Vale l’intero viaggio!

Dove abbiamo sostato: per la notte siamo saliti al fresco alla bella area di sosta gratuita di Tarcento. In teoria, a pagamento, ci sarebbe l’allaccio alla 220 ma non funziona.

Una settimana in Friuli in camper in famiglia – Gli spettacoli della Natura

GIORNO 4 – Di orchi e farfalle

Dopo tre giorni dedicati ai patrimoni UNESCO, è il momento di proseguire la nostra settimana in Friuli in camper dedicandoci alla natura. Lo facciamo iniziando a risalire il Tagliamento e fermandoci a Bordano per visitare la Casa delle Farfalle (gratis con FVG card). Qui, in tre serre climatizzate, sono libere di volare centinaia di farfalle provenienti di ambienti tropicali di Sud America, Africa ed Asia. La visita è bellissima e ci serve per imparare un sacco di cose sulle farfalle. Il piccolo bisonte quest’anno a scuola ne ha studiato il ciclo vitale ma lo sapevate che ci sono farfalle (anche in Italia) che usano il cianuro per difendersi dai predatori, altre che si mimetizzano ed altre ancora che fingono di essere morte di fronte ad un predatore? E che sono addirittura stati trovati dei fossili di farfalla?

Nelle serre è importante non toccare gli esemplari ma è possibile vederle da molto vicino anche grazie agli appositi posatoi con pezzi di frutta dove questi coloratissimi insetti possono fare uno spuntino: dei veri e propri bar per farfalle!

Una settimama in Friuli in camper - Casa delle Farfalle Bordano
Ecco un bar per farfalle. Desidera uno Spritz?

Non ci sono solo farfalle in mostra qui ma anche qualche rettile, coleotteri ed abbiamo persino visto in azione le formiche tagliafoglie! Il tutto secondo il filo conduttore del colore. L’esposizione, infatti, termina con un tripudio di colori messi in mostra nella sezione dedicata agli “insetti gioiello” ovvero quegli insetti che, a guardarli, sembrano fatti a mano da esperti gioiellieri incastonando le più belle pietre preziose ma, in realtà, sono totalmente naturali a dimostrare quanto sia grande e sappia sempre stupirci la Natura.

Una settimama in Friuli in camper - Fontanone di GoriudaPer continuare a stupirci, dopo un pranzo rustico con specialità friulane come la salsiccia, i formaggi, i Fricu di polenta ed il San Daniele, siamo saliti al Pian della Sega a Chiusaforte, in Val Raccolana, per una passeggiata al Fontanone di Goriuda, una cascata altra 80 metri le cui acque sgorgano direttamente da un sistema di caverne nelle quali, si dice, vivesse l’orco Goriuda. Con un sentiero è anche possibile passare dietro alla cascata!

Dove abbiamo sostato: per la notte, siamo saliti ancora verso il confine con la Slovenia fino all’area di sosta a pagamento di Fusine (18 €/giorno con allaccio alla corrente).

GIORNO 5 – Laghi da favola in un bosco direttamente dal Signore degli Anelli

Ci troviamo nel punto più a nord del nostro itinerario di una settimana in camper in Friuli con i bambini, abbiamo pernottato nell’area di sosta di Fusine, a due passi dal confine sloveno ed oggi vigliamo fare una bella passeggiate sino ai Laghi di Fusine.

Proprio accanto all’area sosta passa la ciclovia Alpe Adria, che unisce Salisburgo (in Austria) a Grado e corre sul tracciato di una vecchia ferrovia. Noi non abbiamo biciclette al seguito ma ne seguiamo a piedi un breve tratto, fino a giungere all’incrocio che ci porta verso il tracciato dell’Alpe Adria Trail.

Quest’ultimo è un tracciato di media montagna che unisce Carinzia, Slovenia ed Italia passando per il Rifugio Zacchi ed i Laghi di Fusine. Noi percorriamo proprio il pezzo che porta verso i Laghi di Fusine. E’ possibile raggiungere i laghi anche in auto o camper (tracciato soggetto al pagamento di una quota per il parcheggio) ma il sentiero ci piace decisamente di più ed è davvero poco impegnativo, adatto quindi a tutti. Arrivati al lago inferiore di fusine resistiamo alla tentazione di un giro in barca a remi e raggiungiamo, sempre tramite sentiero, la parte opposta del lago dove il tracciato prende leggermente quota e, passando per una faggeta umida che sembra un’ambientazione del Signore degli Anelli, porta al lago superiore. Qui ci accoglie un panorama da mozzare il fiato.

Una settimama in Friuli in camper - Laghi di FusineFacciamo parte del perimetro anche di questo lago per raggiungere il lato opposto dove si trovano un ristoro ed il parcheggio. Vorremmo prendere la strada verso il Rifugio Zacchi ma ci sorprende nuovamente il temporale (ormai una costante di questa vacanza). Siamo, quindi, costretti a tornare indietro ma ci rimane la voglia di tornare a camminare su queste stupende montagne che tanto ci hanno rapito con la loro bellezza incontaminata.

Una settimana in Friuli in camper in famiglia – Ricordi della Grande Guerra

GIORNO 6 – Parco Tematico della Grande Guerra in Val Saisera

Per ricordare la Prima Guerra Mondiale che qui ha avuto alcuni tra gli episodi più terribili avvenuti in Italia, avremmo voluto visitare il Sacrario di Redipuglia ed il cimitero austro-ungarico di Palmanova ma sono chiusi per via del covid fino a data da destinarsi. Da dove ci troviamo ora, ovvero nel Tarvisiano, sono anche lontani. Decidiamo, quindi, di recarci in Val Saisera a visitare il Parco Tematico della Grande Guerra.

Si tratta di un percorso nei boschi, alle pendici del Montasio e del Piccolo Nabois, dove sono state restaurate e rese fruibili le postazioni e le trincee austro-ungariche della Prima Guerra Mondiale. Il percorso è suddiviso il tre anelli (verde, blu e rosso) che consentono di scegliere la lunghezza e la difficoltà del percorso da fare. Noi decidiamo di percorrerli tutti. Le postazioni più interessanti si trovano lungo i primi due e si raggiungono facilmente con un bellissimo percorso tra ripari, trincee e caverne scavate in enormi rocce. Il piccolo bisonte non la finisce più di fare domande!

Una settimama in Friuli in camper - Parco Tematico Grande Guerra Malborghetto
Trincee e ripari sotterranei

Il percorso rosso ci mette, invece, più in difficoltà: sale su un terreno più ripido verso il limitare del bosco e l’attacco della parete di roccia e si dovrebbe raggiungere un’altra galleria usata come postazione di avvistamento. Purtroppo il sentiero è poco battuto e non sufficientemente segnalato dai cartelli e dai pallini colorati sugli alberi. Finiamo per perderlo e per trovarci anche in una zona piuttosto pericolosa senza riuscire a raggiungere la nostra meta. Fossimo da soli non molleremmo ma il piccolo bisonte ha paura, preferiamo quindi rientrare.

Per non rendere vani gli sforzi fatti lungo l’anello rosso, ci dedichiamo alla ricerca di cimeli del tempo. Se si trovano oggetti di scarso valore, le normative consentono di portarli a casa. Noi non ne abbiamo intenzione, ci sembra un sacrilegio, però la loro ricerca è un’attività sicuramente stimolante per il piccolo bisonte. Dovreste vedere la sua faccia orgogliosa di aver trovato qualcosa di realmente appartenuto ai soldati (essenzialmente resti di scatolame).

Una settimama in Friuli in camper - Parco Tematico Grande Guerra Val Saisera
L’accesso ad un tunnel scavato in un enorme masso erratico

L’emozione nel visitare questi posti è tangibile ma, a rendere tutto ancora più suggestivo sono state le due esplosioni che abbiamo sentito provenire dalla cava che si trova dall’altro lato della valle sembrava di essere, almeno un pochino, nelle vicinanze di un campo di battaglia.

Per raggiungere il parco tematico bisogna raggiungere il territorio di Malborghetto e poi recarsi al parcheggio 3 della Val Saisera dal quale parte il sentiero. Basta seguire i cartelli. Munitevi di pile e maglioncini per l’interno delle gallerie.

Dove abbiamo sostato: ci siamo spostati al parcheggio 6 dove è consentita la sosta dei camper (non ci sono servizi) ed abbiamo passato una notte indimenticabile sotto la parete nord del Montasio e con una stellata mozzafiato a farci compagnia. C’eravamo solo noi ed un altro camper. Decisamente le soste che ci piacciono di più!

FRIULI GIORNO 6(bis) – Il percorso degli abeti di risonanza

Nei nostri itinerari cerchiamo sempre di inserire almeno una cosa legata alle nostre passioni, la musica per mamma Adriana, la scienza per papy Luca. Questa volta dobbiamo anche tirare su il morale di Adriana che, quando le ho scattato la foto di spalle mentre guarda il lago superiore di Fusine che ho pubblicato nel diario del giorno 5, si è sentita dire dal piccolo bisonte: “Mamma, così di spalle sei anche bella”. Non si è ancora ripresa…

Approfittiamo, così, della passeggiata sul sentiero tematico della Grande Guerra di Malborghetto, per fare almeno in parte un altro percorso: il percorso degli abeti di risonanza. Si tratta di un sentiero di circa 11 km tra andata e ritorno nel cuore della foresta millenaria di Tarvisio, ai piedi del Piccolo Nabois ed all’ombra del Monte Lussari con il suo famoso e bellissimo santuario che ci guarda dall’alto. Il percorso si incrocia e, per un tratto, coincide con quello della Grande Guerra.

Una settimama in Friuli in camper - Sentiero Abeti di Risonanza
Forest bathing al cospetto del più grande abete di risonanza della Foresta Tarvisiana

Dovete sapere che questa è una delle foreste più importanti al mondo per gli abeti di risonanza, ovvero quegli abeti rossi il cui legno è perfetto per realizzare la cassa di risonanza per gli strumenti musicali. Si dice, infatti, che non esista orchestra al mondo in cui non ci sia almeno uno strumento fatto con il legno di questa foresta.

Il sentiero è completamente segnalato da cartelli e pannelli esplicativi. Vi si trova anche il parco dell’arte Altrememorie con bellissime sculture in legno. Noi abbiamo anche fatto una piccola deviazione per raggiungere l’abete di risonanza più grande ed importante di tutta la foresta, sotto al quale è stata realizzata, sempre in legno, una sdraio per fare un po’ di forest bathing ammirando questo gigante, assorbendone le vibrazioni positive e rilassandosi con il silenzio ed i rumori della foresta. Un momento coccoloso e di relax perfetto alla fine della camminata nella calda luce del tramonto.

Una settimana in Friuli in camper in famiglia – Il mondo sotto terra

GIORNO 7 – Parco Internazionale Geominerario di Rabil

Il risveglio al parcheggio 6 della Val Saisera è spettacolare con una vista indimenticabile. Facciamo colazione con le montagne che iniziano ad essere baciate dal sole e poi partiamo alla volta delle cave del Predil. Ci piacerebbe salire anche al santuario del Monte Lussari ma le previsioni, a dispetto del bel sole del risveglio, sono brutte per cui abbiamo scelto una meta adatta anche in caso di pioggia.

Dopo aver visto cos’è successo sulla montagna, è il momento di scoprire come l’uomo ha sfruttato il suo interno. Visiteremo il Parco Internazionale Geominerario di Rabil conosciuto anche come Cave del Predil (gratis con FVGcard).

Si tratta di una miniera di Piombo e Zinco con origini antichissime, pensate che l’attività estrattiva è iniziata addirittura nell’800 a. C. La produzione era così importante che le Cave del Predil sono state le più importanti d’Europa per secoli e l’attività è cessata solamente nel 1990. Questo imponente comprensorio sotterraneo consta di ben 120 km di gallerie suddivise su 19 livelli fino a 520 metri di profondità. Una di queste gallerie sbuca in Slovenia ed al suo interno, c’è stato l’unico confine sotterraneo in Europa ad essere effettivamente utilizzato e, quindi, presidiato dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.

Una settimama in Friuli in camper - Cave del Predil
Siamo o non siamo dei veri minatori?

Si accede alla miniera con un tragitto in trenino o, come abbiamo fatto noi, percorrendo l’intero percorso a piedi. La temperatura è sui 5 gradi costante tutto l’anno con un’umidità prossima al 100% quindi arrivateci preparati con vestiti e scarpe adatte. Il microclima qui è talmente perfetto e costante e l’aria così pulita che vengono anche organizzati soggiorni curativi in miniera per chi ha problemi respiratori. Il piccolo bisonte ha adorato sentirsi minatore per un giorno armato di caschetto ed ha imparato molto sulla durezza della vita del minatore!

Al termine della visita si può visitare il museo dedicato alla tradizione mineraria con fotografie storiche. Noi consigliamo anche una passeggiata tra le vie del paese, un bell’esempio di Company Town e, giunti alla ex scuola, il Museo Storico Militare delle Alpi Giulie dove, con fotografie, plastici, documenti e reperti, è raccontata la storia che è passata di qui, dalle campagne napoleoniche alla seconda guerra mondiale. Daniele ha molto apprezzato le armi esposte ed i cannoni posti nel cortile, proprio accanto al parco giochi con un contrasto forse un po’ stridente. E’ stata dura fargli capire che non sono affatto un gioco bensì ciò che resta di un periodo terribile.

Dove abbiamo sostato: Per la notte ci siamo spostati poco più in su, al Lago del Predil, per dormire in libera proprio a bordo lago.

GIORNO 8 – La Grotta Nuova di Villanova

Ultima tappa del nostro viaggio in Friuli in camper con i bambini, dopo esserci dedicati all’arte ed alla cultura visitando i tre siti UNESCO presenti in regione; alla natura con la casa delle farfalle di Bordano, laghi e cascate; al connubio tra montagna e storia contemporanea con il parco tematico della Grande Guerra della Val Saisera con annessa foresta degli abeti di risonanza ed allo sfruttamento della montagna da parte dell’uomo con le cave del Predil, è il momento di scoprire ciò che la montagna sa fare da sola!

Per fare questo ritorniamo parzialmente sui nostri passi imboccando la via del ritorno e, scendendo dal Tarvisiano, visitiamo la Grotta Nuova di Villanova delle Grotte, nel comune di Lusevera (gratis con FVGcard). Per arrivare a questa tappa bisogna passare da Tarcento, sarebbe stato, quindi, meglio inserirla dopo il giorno 3 ed il viaggio sarebbe stato maggiormente ottimizzato. Purtroppo noi abbiamo dovuto adattare i piani, aggiungere, togliere e modificare tappe in base al tempo che è stato, sovente, piovoso.

Una settimama in Friuli in camper - Grotta Nuova di VillanovaAd ogni buon conto, la Grotta Nuova di Villanova è un esempio unico in Europa di grotta di contatto, ovvero una grotta scavata dall’acqua in una zona del terreno in cui si ha il contatto tra due tipi differenti di roccia: uno strato di flysch ed uno calcareo. Si può vedere chiaramente la differente azione dell’acqua che, infilatasi tra le due rocce, ha agito in modo diverso nei due materiali sciogliendone uno e sgretolando l’altro.

La grotta è lunga una decina di km, di questi circa 1,5 sono attrezzati con passerelle metalliche, illuminati e, di conseguenza, visitabili. Il percorso è interamente in discesa, si percorrono circa 500 scalini ma non vi preoccupate: la risalita non è faticosa come potrebbe sembrare e le guide si fermano per opportune soste lungo il percorso. Il piccolo bisonte ha voluto contare tutti i gradini per vedere esattamente quanti fossero: sono 497, se non ne ha perso qualcuno…

In totale la visita dura un’ora e mezza circa in un ambiente con quasi il 100% di umidità ed una temperatura costante tutto l’anno di circa 10 gradi, dunque presentatevi con abbigliamento e scarpe adatte. All’interno della grotta è ricostruito un gigantesco orso delle caverne i cui resti, però, non sono stati trovati in questa grotta bensì nel vicino Abisso di Vigant.

Una settimama in Friuli in camper - Abisso di Vigant
L’ingresso dell’Abisso di Vigant

Finita la visita e gasati come non mai, mentre tutti se ne vanno via, noi chiediamo info alla guida per raggiungere l’abisso: mica possiamo perdercelo, no? Il camper è troppo grosso per quel tipo di strada in caso incontrassimo altri veicoli, quindi decidiamo di procedere a piedi. Circa mezz’ora di strada asfaltata in discesa fino alla piccola frazione di Vigant e poi un sentiero ci portano all’ingresso di quest’abisso all’interno del quale è possibile entrare per qualche decina di metri grazie a delle passerelle. Per procedere oltre bisogna fare una visita guidata perché ci sono pozze d’acqua ed è rischioso. Potete comunque chiedere info alla biglietteria della grotta per questa possibilità.

Noi, invece, risaliamo verso il camper che abbiamo lasciato nel parcheggio della grotta. Il nostro itinerario di una settimana in camper in Friuli a misura di famiglia si conclude qui e decidiamo di macinare già qualche chilometro in direzione casa.

Come per le cave del Predil, non è consentito scattare foto all’interno delle grotte quindi non ho portato la reflex ma, poi, la nostra guida mi ha consentito di scattare qualche foto con il telefonino. Ve ne ho proposta una consapevole che è abbastanza indecente ma è giusto per dare l’idea.

WHERE DO WE GO NEXT?

Informazioni utili:

Questo articolo è in collaborazione con l’ente del turismo del Friuli Venezia Giulia, con il quale abbiamo costruito questo itinerario un po’ particolare e vicino al nostro modo di viaggiare ed ai nostri interessi. Il Friuli è una regione bellissima che offre molto di più di quello che abbiamo visto noi nel poco tempo a disposizione. Sul loro sito potete trovare tutte le info che vi servono per creare il vostro itinerario e tutti i dati completi ed aggiornati su tutto ciò che offre la regione, comprese le proposte per le famiglie. Ad esempio vi segnaliamo la Family card offerta gratuitamente a chi soggiorna nelle strutture convenzionate e che garantisce ingressi gratuiti o scontati oppure la FVG card che abbiamo utilizzato noi e di cui vi ho già parlato.

Per questo viaggio siamo stati supportati anche da Camper Infinity App, una app per camperisti tutta italiana e tutta al femminile, per trovare le soste, segnalarne di nuove, consultare gli itinerari fatti dagli altri utenti e condividere i propri e molto altro (compresi video tutorial per i camperisti alle prime armi come noi).

Maggiori info sulle nostre collaborazioni possono essere trovate qui.

4 Risposte a “Una settimana in Friuli in camper in famiglia”

    1. E’ stato davvero un bel viaggio. Sono lieto di averti fatto scoprire posti nuovi che, magari, ti verrà voglia di visitare in un prossimo viaggio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *