Sei giorni nella Foresta Nera con i bambini in tenda

Eccola seconda parte del nostro viaggio a cavallo del Reno in tenda! In questo articolo presentiamo il nostro itinerario in Foresta Nera con i bambini in macchina. La prima parte, dedicata all’Alsazia, la trovate qui.

Sulla sponda opposta del Reno rispetto all’Alsazia, la Foresta Nera è costituita dall’unione dei due parchi naturali più grandi della Germania (Parco della Foresta Nera centro-settentrionale e Parco della Foresta Nera meridionale). Si estende su una superficie di oltre 7000 km2 ed è una tra le principali destinazioni turistiche tedesche. Viene spesso associata alle ambientazioni legate alle fiabe dei fratelli Grimm ed è rinomata per i paesini pittoreschi e le fitte foreste sempreverdi.

Si trova nel sud della Germania e si estende dal cosiddetto triplice confine (ovvero il confine tra Svizzera, Francia e Germania) verso nord per circa 150 km lungo il fiume Reno.

Con un’estensione del genere non è pensabile visitarla tutta in una sola settimana in tenda, senza spostamenti frequenti che costringano a continui montaggi e smontaggi del campo. Abbiamo quindi scelto di concentrarci principalmente sulla valle del Kinzig (che rappresenta il confine tra la Foresta Nera settentrionale, detta Nordschwarzwald, e la Foresta Nera centrale, detta Mittlerer Schwarzwald) con qualche interessante deviazione fuori zona.

Per quanto riguarda il dove dormire in Foresta Nera con i bambini, noi abbiamo cercato un campeggio in posizione sufficientemente strategica da poter essere usato come base per tutto il soggiorno in modo da poter visitare comodamente questa parte della Foresta Nera in macchina, ve ne parliamo più avanti.

Cosa vedere in Foresta Nera? L’offerta e vastissima con tante possibilità rivolte anche alle famiglie con bambini. Nel seguito vi presentiamo il nostro itinerario di sei giorni suddiviso nelle varie tappe.

foresta nera con i bambiniGiorno 1 – Schiltach, una città, tre musei ed il diavolo in persona

Schiltach è un bel paesino che ci accoglie subito con le sue case a graticcio molto carine ma dall’aspetto un po’ più severo rispetto a quelle che abbiamo visto in Alsazia. Lo stile è simile ma non sono addobbate con tutti gli oggetti che gli alsaziani usano appendere per abbellire le facciate. Anche la colorazione è differente: mentre in Alsazia l’intonaco tra le travi in legno è colorato di belle tinte pastello, qui ad essere colorate sono le travi in legno mentre gli intonaci sono generalmente panna o bianchi.

Nella piazza centrale si trova il bellissimo edificio comunale medioevale (Rathaus) che oggi ospita anche l’ufficio turistico. La sua scenografica facciata è interamente dipinta con scene della storia del paese e particolarmente impressionante è la rappresentazione dell’enorme incendio che distrusse la città nel 1531. Fu talmente terribile che gli abitanti ne sono terrorizzati ancora adesso e si narra che ad appiccarlo fu il diavolo i persona con l’aiuto di una strega.

Passeggiare per le ripide vie del centro storico è molto rilassante e dev’essere bellissimo farlo nel periodo invernale con il paese addobbato per Natale.

foresta nera con i bambini schiltachTre piccoli musei

  • Museo della farmacia: E’ allestito nell’edificio dell’antica farmacia del paese nella piazza principale. Vi sono esposti cimeli sulla storia di questa disciplina con strumenti anche risalenti agli albori della scienza, dispositivi e farmaci. Sono anche ricostruiti un ambiente di vendita dell’800 ed un laboratorio per la produzione dei farmaci dalle materie prime al prodotto finito dotato di bugiardino ed etichetta. Una cosa particolare è il “drizza naso”: un dispositivo ottocentesco che si applicava sul viso tenendolo in posizione con delle cinghie intorno alla testa e, tramite pressione, prometteva di drizzare anche i nasi più sviati. Biglietti: 2.5€ per gli adulti ed 1€ per i bambini.
  • Museum am Markt: si trova anch’esso nella piazza principale del paese e racconta la storia della città all’interno di una tipica casa contadina di Schiltach a tre piani. Dentro vi si trova anche un ottimo simulatore del principio di funzionamento degli organi a canne come quelli situati nelle chiese, sul quale i bambini possono mettere le mani per apprenderne tutti i segreti. Ingresso gratuito.
  • Poco fuori dal centro del paese, invece, c’è il Schuttesage Museum, una ex segheria che racconta la storia degli zatterieri che facevano la fluitazione dei tronchi sul fiume Kinzig mettendo a rischio la loro vita in imprese davvero al limite. Il museo ospita, tra l’altro, la ruota idraulica più grande ancora funzionante in Germania, tutelata come patrimonio storico. Il suo movimento oggi serve a produrre energia elettrica ma, volendo, la si può collegare agli antichi meccanismi della segheria, anch’essi ancora funzionanti. Una parte del museo è dedicata alla concia delle pelli, un’altra attività molto importante nella zona.

Dopo la visita ai musei (tutte le info qui, purtroppo solo in tedesco) potete fare una passeggiata nel quartiere dei conciatori che si trovava fuori dalle mura per via del cattivo odore che si sollevava dalle botteghe. La zona è molto carina ed ospita l’edificio più antico di Schiltach, il cosiddetto mulino esterno risalente al 1557. Non perdetevi un giro nei quartieri che erano all’interno delle mura, che si arrampicano sulla collina dalla quale, nell’antichità, svettava un castello (abbattuto nell’800 perché pericolante).

In un itinerario nella Foresta Nera con i bambini questa è sicuramente un’ottima porta di ingresso per immergersi subito nelle atmosfere locali. I bambini apprezzeranno anche il parco con piste in legno per le birille situato proprio accanto al parcheggio della moderna segheria, lungo il fiume. Le birille sono a disposizione gratuitamente per tutti, quindi ricordatevi di metterle a posto. Sepre accanto alla segheria si trova un bel parco giochi.

Giorno 2 – Gutach e le tradizioni della Foresta Nera

A Gutach abbiamo visitato lo Schwarzwälder Freilichtmuseum Vogstbauernhof ovvero il museo all’aperto della Foresta Nera e della cultura contadina (bauer, in tedesco, infatti significa proprio “contadino”). In questo originale museo, perfetto per un itinerario in Foresta Nera con i bambini, ci siamo immersi nelle antiche tradizioni della foresta anche grazie alle tante attività proposte.

Numerosi edifici storici provenienti da diverse parti della foresta che sono stati trasferiti qui, riassemblati e riarredati, per mostrare e mantenere vive le tradizioni, i mestieri e la cultura della Foresta Nera. E’ un museo super interattivo e divertente per tutti con tanti laboratori e posti “dove mettere le mani”, una piccola fattoria didattica e persino una parete intera piena di orologi a cucù di ogni tipo. Il piccolo bisonte, dopo aver provato l’ebbrezza di dormire su un materasso di paglia, ha stalkerato il tecnico della manutenzione costringendolo a farli suonare tutti!

Grazie alle tante esposizioni informative, abbiamo anche scoperto il significato del tipico cappello “a bolle” delle donne che vivevano in queste zone. Il cappello con le palline rosse è il simbolo della Foresta Nera, lo trovate anche stilizzato in molti loghi ed è chiamato Bollenhut. Era portato dalle ragazze dalla confermazione al matrimonio e tutte facevano a gara per avere quello più appariscente. Pensate che poteva arrivare a pesare ben 2 kg! Le donne sposate, invece, lo portavano con le palline nere.

foresta nera con i bambini gutachIl museo all’aperto della Foresta Nera, come molte altre attività, offre biglietti speciali per famiglie a prezzi convenienti. ma è anche tra le attrazioni comprese nella Schwartzland Card (uno dei diversi modi per risparmiare in Foresta Nera, di cui vi parleremo più avanti nell’articolo).

Abbiamo dedicato un po’ più di mezza giornata a questa visita molto istruttiva e rilassante. Trovate tutte le info sul sito ufficiale.

Prima di passare alla prossima tappa vi anticipiamo che siamo ritornati a Gutach successivamente per un’esperienza super divertente ed adrenalinica come parte dei festeggiamenti per il compleanno in viaggio del piccolo bisonte. Ve ne parleremo più avanti nell’articolo.

Giorno 3 – Triberg: cucù, cascate, macchine musicali e … dolci!

Terza tappa del nostro itinerario di una settimana in Foresta Nera con i bambini in tenda. Triberg è la patria degli orologi a cucù, della torta della Foresta Nera e delle cascate che dicono essere le più alte della Germania. “Dicono” perché è quello che si trova scritto anche nel materiale fornito dall’ufficio del turismo ma, informandosi meglio, viene fuori che, in realtà, sono le quarte più alte della Germania. Qui c’è qualcuno che cerca di fregare! Ma sono solo dettagli.

In ogni caso, direi che dalle premesse è evidente che è un posto perfetto se siete nella Foresta Nera con i bambini…

Gli orologi a cucù della Foresta Nera

Gli orologi a cucù sono il simbolo della Foresta Nera e Triberg ne è la capitale. Pare che questo particolare strumento di misura sia stato inventato nel 1735 da Franza Kettner e se ne trovano tantissimi sulle facciate delle case, compreso quello più grande del mondo. Per dirla tutta, ogni paese nei dintorni di Triberg ne ha almeno uno di dimensioni ragguardevoli che sostiene essere il più grande del mondo, alcuni dei quali possono essere messi in funzione con una monetina mentre altri si attivano ripetutamente durante la giornata.

In passato il titolo di orologio a cucù più grande al mondo era detenuto da quello di Schonwald ma, secondo il Guinnes Book of World Records, nel 1997 proprio a Triberg i fratelli Ewald e Ralf Eble ne realizzarono uno mastodontico, che occupa l’intera facciata di una casa tradizionale ed ha un pendolo alto quasi 2 metri. Pagando un biglietto di pochi euro è possibile entrare all’interno dell’edificio e vederne il meccanismo.

foresta nera con i bambini triberg cucuLe Triberger Wasserfälle

Come vi abbiamo già anticipato, i locali sostengono che le cascate di Triberg siano le più ate di tutta la Germania. Pur essendo alte ben 163 metri, sembra che in realtà il primato sia detenuto da un’altra cascata ma si tratta solo di un dettaglio che non toglie fascino ad un posto che merita sicuramente la visita.

Le si può ammirare entrando nel parco omonimo (Ingresso Euro 8 per gli adulti, Euro 20 biglietto famiglia, gratis minori di 7 anni) che offre percorsi molto semplici ed attrezzati per essere adatti a tutti. In particolare si possono fare tre percorsi di 3 lunghezze diverse (giallo, verde e rosso). Quello giallo porta direttamente alle cascate ed è il più corto (45 minuti), quello rosso è detto “culturale” e porta fino in paese in circa un’ora mentre quello verde “naturalistico” attraversa il bosco e dura circa un’ora e mezza.

Trovandosi all’interno di un parco, questa zona ha mantenuto la Foresta Nera com’era in origine, preservandola dal pesante intervento dell’uomo visibile, invece, in altre zone. E’ dunque l’unico posto in cui immergersi in pieno della foresta più incontaminata, con scorci bellissimi. Con un po’ di fortuna si possono anche incontrare gli animali della foresta che, ovviamente, non vanno disturbati.

Per gli amanti della fotografia o per i più romantici, le cascate sono illuminate la sera fino alle 22! Il parco è aperto tutto l’anno ma, chiaramente, le cascate raggiungono la massima portata nel periodo dello scioglimento della neve o nelle stagioni più piovose.

foresta nera con i bambini triberg cascateMuseo della Foresta Nera di Triberg

Il museo della Foresta Nera di Triberg è una piccola chicca. Chiaramente molto spazio è dedicato agli orologi a cucù ma c’è una sezione dedicata alla geologia dove, con un contatore di Geiger-Müller, si può misurare la radioattività dei minerali di Uranio e questo apre alla possibilità di raccontare ai nostri piccoli tante storie interessanti.

Si può partire dal far loro “vedere”, grazie al contatore Geiger, una radiazione invisibile proveniente da una roccia per poi proseguire con la storia delle “radium girls” , la cui triste storia portò all’introduzione della “malattia professionale” nel diritto del lavoro e furono emanati i primi regolamenti sulla sicurezza sul lavoro.

Radioattività ci porta a radio, che è stata inventata da Guglielmo Marconi vicino a Bologna (la conoscete la storia dello sparo dietro la collina?). Anch’essa funziona con una “radiazione invisibile” e nel museo c’è un’esposizione di radio d’epoca a partire dalle più antiche. Quanto sono diverse da quelle che usiamo adesso!

E per cosa usiamo oggi la radio? Molto spesso è una “macchina” per ascoltare la musica. Ma esistono altre “macchine musicali”. Nel museo della Foresta Mera di Triberg c’è un’esposizione di macchine musicali di grande valore. Sono enormi e l’esemplare più prezioso è stato valutato ben mezzo milione di Euro. Funzionano con un sistema a schede perforate che consente l’attivazione di vari strumenti musicali (organo, trombe, percussioni, piatti, ecc) che, suonando insieme, realizzano una vera e propria orchestra meccanica. Una cosa che sicuramente i nostri bimbi non hanno mai visto. Con una monetina potete metterne in funzione alcune. Sono fantastiche!

Noi abbiamo passato in questo museo un paio d’ore imparando molto non solo sulla vita a Triberg ma anche sulle attività sportive che qui si praticano. Al piccolo bisonte è piaciuto tantissimo, quindi direi che in un itinerario in Foresta Nera con i bambini deve entrare di diritto! Tutte le info qui.

foresta nera con i bambini triberg museoTriberg Fantasy

Il Triberg Fantasy è un posto dove, in diversi giocosi set dove scattare foto super instagrammabili. Noi non ci siamo stati, non è una tipologia di attrazione che ci interessa particolarmente ma ve la segalo perché può essere divertente.

Potete trovare tutte le info del caso qui.

La Casa dei 1000 Orologi

Già sappiamo che Triberg è la capitale degli orologi a cucù ed, in un posto con l’orologio a cucù più grande del mondo, vuoi che non ci sia anche la casa con più orologi a cucù al mondo?

In realtà non so se è davvero quella che ne contiene di più ma la casa dei 1000 orologi sicuramente non va persa. La casa stessa è un enorme orologio, con una simpatica e famosa famiglia di orsi sulla facciata che si mette in movimento al rintocco delle ore.

Non si tratta di un museo ma di un un enorme negozio di orlogi, però alla fine la maggior parte delle persone lo visita come un’attrazione turistica. Ci sono orlogi a cucù di tutti i tipi, le forme, le dimensioni ed i prezzi. Pensate che il più caro costa ben 40000 Euro!

Possono piacere o meno, c’è chi non ne metterebbe mai uno in casa e chi li adora, ma non si può dire che, con le loro incisioni, sculture, colori e fantasie, non siano delle vere e proprie opere d’arte.

In questo posto incredibile abbiamo anche scoperto come fanno gli orologi a cucù ad emettere il classico verso dell’uccellino, ovvero con un sistema di due picoli mantici e due fischietti azionati alternativamente da un movimento meccanico.

foresta nera con i bambini triberg casa 1000 orologiLa Torta della Foresta Nera

E’ conosciuta in tutto il mondo la Schwarzwälder Kirschtorte, ovvero la Torta della Foresta Nera. I locali sistengono che anch’essa sia originaria di Triberg. Un po’ come tutte le strate portano a Roma, qui sembra che Triberg detenga il primato di ogni cosa.

In realtà non si conosce il posto preciso della sua nascita ma,è sicuramente originaria di questa regione del Land del Baden-Württemberg, come recita il nome stesso.

Morbido pan di Spagna, panna, ciliegie, cioccolato ed una generosa dose di Kirschwasser (un liquore alle ciliegie). Questi gli ingredienti principali delle giganti fette di puro godimento che noi abbiamo gustato proprio qui, proprio il giorno del compleanno del piccolo bisonte. Un dolce momento per un dolce bambino che ha compiuto otto anni.

Un altro compleanno in viaggio lontano da amici e parenti (con i quali recuperiamo festeggiando sia prima che dopo i viaggi estivi, per non farsi mancare niente!). Un altro compleanno in cui un piccolo pacchettino non manca mai ai piedi del letto al risveglio al mattino. Ogni anno un risveglio in un posto diverso, in un letto diverso, sotto un cielo diverso. Sempre in mezzo a piccole ma grandi avventure che condividiamo insieme vedendolo crescere.

Quest’anno abbiamo iniziato i festeggiamenti così: con grandi cascate, grandi orologi, grandi scoperte e … grandi fette di torta! Ma per il compleanno del piccolo bisonte le sorprese non sono ancora finite! Per oggi, però, finiamo la giornata con solo un’altra piccola sorpresina: siamo tornati al campeggio presto (vi parliamo del campeggio più sotto), in tempo per consentirli un tuffo nella piscina dove lui ci ha stupiti facendo le prime bracciate da solo, senza braccioli o aiuti esterni!

Come dite? Non è bene dare cose che contengano alcoolici ai bambini? Avete ragione ma non preoccupatevi: per i vostri piccoli (o per gli astemi) questa torta si trova anche in versione senza liquore.

foresta nera con i bambini triberg tortaGiorno 4 – In Foresta Nera con i bambini? Europa Park!

Nel quarto giorno del nostro itinerario di sei giorni in Foresta Nera con i bambini in tenda, siamo giunti al momento della vera sorpresa di compleanno per il piccolo bisonte: una giornata ad Europa Park!

Se non conoscete Europa Park sappiate che stiamo parlando del secondo più grande parco dei divertimenti d’Europa! E’ diviso in aree dedicate ai diversi paesi europei, ciascuna con architettura, attrazioni, spettacoli, cibo e negozi a tema con il paese che rappresenta. Da questo prende il nome il parco.

Noi che non siamo grandissimi amanti dei parchi dei divertimenti ce ne siamo letteralmente innamorati. Ovviamente ci sono tantissime attrazioni, impossibile farle tutte. Noi abbiamo trottato a spron battuno per tutto il giorno uscendone stremati (ma felici) ed abbiamo comunque dovuto lasciare da parte un paio di aree.

La cosa che rende Europa Park perfetto per le famiglie è che ci sono attrazioni di tutti i livelli, per tutte le età e tutti i gusti. Molti dark ride adatti anche ai bambini più piccoli ma così spettacolari e ben fatti da lasciare a bocca aperta anche gli adulti (non perdetevi, nel settore Olandese, “I pirati della Batavia”, stupenda!). C’è tanto anche per i più piccoli che, spesso, sono lasciati più da parte negli altri grandi parchi.

Insomma, anche se siete una famiglia (o un gruppo) formato da adulti, giovani e bambini di tutte le età, troverete tanto per tutti e tutti avranno modo di divertirsi.

foresta nera con i bambini Europa park noiOgni attrazione dispone di indicazioni chiarissime su quali sono le sue caratteristiche e chi ci può salire in sicurezza e chi no (mai viste così dettagliate, veramente utilissime). C’è molto verde per cui è facile trovare ombra nelle giornate più calde ma il parco è aperto tutto l’anno quindi è attrezzato per essere visitato con qualsiasi tempo.

Manco a dirlo, c’è cibo di tutti i tipi e per ogni gusto, dai cibi tipici delle varie nazioni europee ai classici fast food che normalmente ci si aspetta in posti così.

Volete sapere una particolarità? Persino i bagni sono tematizzati in base alla parte del parco in cui si trovano. Dopo un lungo studio ed un’attenta analisi di quasi tutti i bagni del parco, entrandoci anche senza averne bisogno solo per vedere come sono, Adriana ha stilato la sua personale classifica dei bagni più meritevoli di una visita: Scandinavia, Austria ed Inghilterra!

Altre particolarità sono la riproduzione della prima stazione spaziale orbitante permanente, la MIR che trovate nella parte dedicata alla Russia.

E poi spettacoli di ogni genere; per darvi un’idea, il parco è aperto per 10 ore al giorno ma ogni giorno ci sono ben 30 ore di spettacoli! Noi abbiamo assistito a due spettacoli nella parte spagnola per concederci un po’ di riposo. Il primo è stato un’esibizione di flamenco che, strano a dirsi, ci è stata esplicitamente richiesta dal piccolo bisonte che ne era molto incuriosito. Per secondo, il bellissimo spettacolo di storia, avventura e cavalli “Il ritorno del sultano” che si tiene all’interno di un’arena. Poi abbiamo concluso la giornata con lo spettacolo che ogni giorno chiude la magia in attesa che ricominci il giorno successivo: una stupenda e toccante performance nel teatro italiano all’insegna del canto, del ballo e delle arti performative intitolato “The show must go on”.

Bisogna tornare obbligatoriamente, dice il piccolo bisonte!

foresta nera con i bambini europa parkL’esperienza di una giornata ad Europa Park in famiglia con i bambini è unica ma il costo può essere importante. A tal proposito vi consigliamo di acquistare in anticipo i biglietti online non solo per evitare le code all’ingresso ma anche per risparmiare qualcosa. Trovate le tariffe aggiornate e tutte le info sul sito ufficiale di Europa Park. Comunque i bambini fino a 3 anni entrano gratuitamente e, fino a 12 anni, hanno accesso gratuito il giorno del loro compleanno.

Altrimenti potete acquistare la Schwartzland Card (di cui vi parliamo in fondo all’articolo), che prevede un’apposita estensione per avere l’ingresso ad Europa Park compreso nel costo della carta.

Volendo potete anche fare un salto a Rulantica, ovvero il parco acquatico annesso ad Europa Park che si trova proprio accanto e per il quale ci vuole un biglietto a parte.

Ma se Europa Park è il secondo più grande parco dei divertimenti d’Europa, qual è il primo? Non vi sorprenderà sapere che è Disneyland Paris.

Ed ora la domanda finale: potrà mai mancare questa tappa nel vostro viaggio nella Foresta Nera con i bambini? Direi proprio di no!

Giorno 5 – Il Castello di Hohenzollern

Come anticipato all’inizio dell’articolo, questo itinerario di una settimana in Foresta Nera con i bambini prevede anche una deviazione leggermente fuori zona ma assolutamente meritevole.

Lasciamo, dunque, per un giorno la foresta nera per andare a visitare uno tra i più bei castelli di Germania. Il castello di Hohenzollern, infatti, è una tappa che non può mancare in un itinerario nella Foresta Nera con i bambini.

Il castello è la sede ancestrale della casa reale di Prussia. Dopo oltre mille anni è ancora nelle mani della famiglia Hohenzollern, abitato dagli attuali principi di Prussia Georg Friedrich e Sophie. Con le sue inconfondibili torri domina il territorio circostante da una collina e, dalle sue mura lungo i cui camminamenti sono poste statue dei Kaiser, si gode una vista strepitosa.

Per raggiungerlo bisogna attraversare un bel tratto di foresta e questo è bellissimo. I panorami che scorrono fuori dal finestrino della macchina sono a dir poco mozzafiato. Noi, poi, abbiamo avuto la fortuna di trovare un cielo che pareva un infinito gregge di pecorelle bianche che pascolavano su un gigante prato azzurro. Una sensazione di vera e propria immensità.

foresta nera con i bambini castello di hohenzollernUna volta raggiunto, già solo vedendolo in lontananza dalla strada, la sensazione chiarissima che si ha è di trovarsi al cospetto di un castello delle fiabe e pensate che nelle sue due bellissime cappelle (una cattolica ed una protestante) ci si può anche sposare, per vivere per un momento la propria fiaba personale.

Lasciate l’auto nell’apposito parcheggio sul fianco della collina, poi potete raggiungere il castello a piedi con una breve passeggiata oppure con una navetta gratuita che parte proprio dal parcheggio dove si trova anche la biglietteria.

Gli interni, manco a dirlo, sono magnifici ma la vera sorpresa è nei sotterranei: da un lato si possono visitare le vecchie casematte che a noi torinesi non possono non ricordare le gallerie di Pietro Micca e, dall’altro, c’è niente di meno che il caveau blindato con una porta spessa più di mezzo metro contenente i gioielli della corona!

Nel caveau dei gioielli non si possono fare foto o video, quindi dovete fidarvi sulla parola quando vi diciamo che i pezzi esposti sono impressionanti. C’è addirittura la corona dell’imperatore di Prussia tempestata d’oro e pietre preziose. Questa corona, realizzata nel 1888 per Guglielmo II di Germania, prende il nome proprio dal castello dov’è custodita: Corona di Hohenzollern.

Siccome il numero di visitatori al castello è contingentato, vi consigliamo di acquistare i biglietti online con almeno una giornata di anticipo per non rischiare di non poter entrare. Noi, ad esempio, avremmo voluto andarci il giorno prima ma non c’erano più posti disponibili. Se non avessimo controllato online avremmo fatto una gira a vuoto.

I biglietti si acquistano sul sito ufficiale.

foresta nera con i bambini castello di hohenzollern noiGiorno 6 – Miniere d’argento, bob estivo e torri nella foresta

L’ultimo giorno del nostro itinerario di sei giorni nella foresta nera in tenda con i bambini, l’abbiamo dedicato ad Haslach nella valle del Kinzig (Haslach im Kinzigtal), ovvero il paese che abbiamo scelto come base per questo soggiorno. Il centro storico di Haslach è molto carino ed abbiamo approfittato della festa d’estate con il mercatino dell’antiquariato minore (che dalle nostre parti si chiama mercatino delle pulci, si chiama così anche da voi?) per fare una passeggiata ad assaporarne l’atmosfera.

La miniera d’argento di Haslach

Dopo la passeggiata rilassante non potevamo rinunciare ad un po’ di avventura, abbiamo così deciso di visitare la miniera d’argento di Haslach.

E’ sempre interessante scendere sotto terra, in grotta o in miniera, per scoprire cosa sa fare la natura e come l’uomo la sa sfruttare. A questa miniera si accede tramite una visita guidata da prenotare presso l’ufficio turistico locale (a prezzo scontato con la Konus Card di cui vi parliamo in fondo all’articolo). Al momento della prenotazione ci hanno detto che sarammo stati inseriti in un gruppo con guida parlante inglese ma non è stato così: le visite apparentemente sono solo in tedesco. Tutte le info le trovate sul sito ufficiale ma è anche questo solo in tedesco, quindi vi consigliamo di recarvi di persona all’ufficio dove il personale, invece, parla inglese.

Per fortuna che alcuni partecipanti si sono offerti di farci da traduttori e siamo così riusciti a non perdere alcuna informazione. La visita è stata molto coinvolgente ed il piccolo bisonte è stato anche invitato a fare qualche piccola esperienza tipo provare a sollevare rocce apparentemente non troppo pesanti ma rivelatesi, in realtà, impossibili da spostare. Alla fine ha anche potuto scegliere un minerale da portare a casa da una cassetta messa a disposizione dalla guida.

Alcuni passaggi sono un po’ stretti o su scale piuttosto ripide: nulla per un avventuriero come il piccolo bisonte ma forse non adattissimi per chi soffre gli spazi stretti.

Occorre essere equipaggiati con abbigliamento adeguato e scarponi per via della temperatura interna e dell’acqua lungo il percorso. Prima della visita, comunque, vi verranno forniti un soprabito ed un caschetto protettivo.

Tornati all’aria aperta ci siamo fatti fuori un bel Brezel, direi più che meritato!

foresta nera con i bambini miniera argento haslachLa pista di bob estivo Sommerrodelbahn

Usciti dalla grotta l’adrenalina era alle stelle ed era il momento perfetto per l’ultima sorpresa per il compleanno del piccolo bisonte: siamo ritornati a Gutach (della quale vi abbiamo già raccontato in uno dei paragrafi precedenti) per provare la pista di bob estivo Sommerrodelbahn!

Se state visitando la Foresta Nera con i bambini questa è un’attrazione che assolutamente non potete perdere. Un tracciato su rotaia lungo ben 1200 metri che si butta giù per la montagna tra curve paraboliche, cunette ed avvitamenti. Divertimento assicurato e brivido della velocità! Il piccolo bisonte, ad otto anni, non può ancora andarci da solo, quindi abbiamo fatto più corse e lui si alternava tra me ed Adriana.

Adriana ha avuto paura, frenava sempre il suo vagoncino quindi, ad un certo punto, ha addirittura creato coda, con le persone sui vagoncini dietro di lei che sbuffavano ed imprecavano perché toglieva loro il divertimento. Il piccolo bisonte ed io, invece, abbiamo registrato il secondo miglior tempo della giornata toccando una velocità di ben 39 km/h. Come dite? Vi sembrano pochi? Beh, sappiate che avremmo potuto essere i primi ma, in una curva, me la sono fatta sotto pure io ed ho dovuto toccare i freni!

Anche questa esperienza è scontata con la Konus card (più avanti vi spieghiamo cos’è) ma ricordatevi di farvi dare l’apposito voucher dalla struttura che vi ospita (nel nostro caso il campeggio di cui parliamo qui sotto), altrimenti niente sconto.

foresta nera con i bambini bob estivo gutachLa Urenkopfturm

foresta nera con i bambini UrenkopfturmSempre più carichi e con qualche ora di luce ancora a diposizione, abbiamo inserito la modalità “pallina del flipper” ed abbiamo deciso di tornare nuovamente ad Haslach (dista pochi chilometri, quindi non è un problema).

Vogliamo sparare le ultime cartucce, garantendoci un finale di vacanza con il botto, prima di tornare a casa.

Ci sembra il momento perfetto per una camminata da soli nel cuore della Foresta Nera per esplorarla un po’ in silenzio, lontani da altre persone, suoni o rumori che non siano quelli proprii della foresta stessa.

Ci dirigiamo, così, verso la Urenkopfturm, ovvero una torre di osservazione alta 40 metri situata sulla cima di un’altura. All’ufficio turistico locale chiedete la cartina per raggiungere il parcheggio dove lasciare la macchina, poi indossate gli scarponcini e godetevi la mezz’ora di facile caminata nel bosco. Il percorso non presenta criticità ed è uno tra i più noti trekking in Foresta Nera per bambini.

La torre è realizzata con pali di supporto in legno, un’ampia scala metallica ed una piattaforma di osservazione sulla cima per raggiungere la quale si deve scarpinare per 183 gradini fino a spuntare oltre le cime degli alberi. Il panorama che si apre da qui è a 360 gradi. Spazia sulla valle del Kinzig e si estende sino ai Vossgi, la valle del Reno e, nelle giornate più terse, addirittura fino alle Alpi!

Ad un’altezza del genere il vento è una costante. Occorre che vi dica cosa succede ad una torre con travi di legno? Che si muove leggermente oscillando sotto alle raffiche! Questo è stato più che sufficiente per maledire me stesso per aver avuto un’idea del genere. Proprio io che soffro di vertigini. La vista, però, merita un po’ di paura.

L’accesso alla torre è gratuito.

Epilogo – Giorno 7, ritorno e passo del Gran San Bernardo

Giunti al termine del nostro itinerario di una settimana nella Foresta Nera con i bambini in tenda, abbiamo deciso di spezzare il viaggio di ritorno facendo tappa sul passo del Gran San Bernardo. Passammo di qui nel primo viaggio lungo in tenda, fatto ancora da fidanzati e ci tenevano a portarci il piccolo bisonte nel primo viaggio lungo in tenda fatto con lui.

Secondo noi è un posto che, oltre ad essere bellissimo, mette una pace incredibile; un posto dove addirittura le stelle alpine crescono in vaso. Per lui è il luogo affascinante dove hanno avuto luogo le mille peripezie dei cani San Bernardo che, armati di fiaschetto appeso al collo, aiutavano i monaci che abitavano (ed abitano tutt’ora) lo storico convento del colle, nella loro opera di soccorso ai viaggiatori che, inerpicatisi quassù durante l’inverno, si perdevano o finivano vittime delle valanghe.

Sulla riva del lago il piccolo bisonte ha anche potuto cimentarsi con giochi in legno messi a disposizione da una delle bancarelle che vendono souvenirs.

Purtroppo siamo arrivati tardi ed il museo dei cani San Bernardo era già chiuso, siamo comunque riusciti a vederli mentre la loro allevatrice ed istruttrice li riportava all’interno dell’edificio dove si trovano le loro cucce protette ed al calduccio. Il piccolo bisonte non poteva credere alle loro dimensioni ed alla loro mansuetudine: se li aspettava decisamente più piccoli ed … agitati!

foresta nera con i bambini gran san bernardoDove abbiamo dormito nella Foresta Nera con i bambini in tenda

Foresta Nera, dove dormire con i bambini: il campeggio che abbiamo scelto per piazzare il nostro “campo base” è il Campingplatz Kinzigtal che si trova a Steinach, un sobborgo di Haslach.

Si è rivelato in posizione veramente strategica, comodissimo per visitare questa parte della Foresta Nera in macchina e dotato di tutti i servizi, compresa la corrente elettrica in piazzola, tavoli da ping pong, un piccolo negozietto, un ristorante, wifi gratuito e, volendo, case mobili da poter affittare. Tramite la Konus card (vedi sotto) fornita al momento del check-in si ottiene anche l’accesso gratuito alla piscina comunale attigua, dotata anche di un bel parco giochi ed ampi spazi verdi.

Un posto dove sentirsi gli unici italiani, ovvero totalmente immersi nell’atmosfera locale, protetto, sicuro, lontano dalla strada al punto che che il piccolo bisonte ha potuto gironzolare da solo andando al piccolo parco giochi interno o al ping pongo dove, con il suo inglese stentato, si è fatto alcuni amici con i quali si ritrovava ogni sera dopo cena per una partitella.

Il personale è stato molto gentile e disponibile e l’unica cosa che ci ha lasciato un po’ sconcertati è l’estrema rigidità nell’applicazione delle regole. Ad esempio vige la normale regola del silenzio dopo le 22:30 ma la sua applicazione ci pare un po’ esagerata: tutte le luci del campeggio vengono spente (compresa la maggior parte di quelle che illuminano le stradine, per cui ci si deve dotare di pila per gli spostamenti) ed anche le luci nelle varie tende, roulotte o camper, devono essere tenute al minimo indispensabile se non si va a dormire, altrimenti il gestore (che passa più volte a controllare) viene prontamente a redarguirti. A quell’ora viene anche spento il wifi.

Abbiamo chiesto informazioni sul come mai anche il wifi venisse spento (da buoni italiani a quell’ora eravamo ancora pienamente operativi ed intenti a programmare il giorno successivo, a volte stavamo ancora finendo cena e ci ritrovavamo al buio) e la risposta è stata; “A quest’ora dovete dormire”. Ho provato timidamente a protestare ma ho ottenuto soltanto un altro: “Dovete dormire” 😀

Comunque a parte questo piccolo dettaglio ci siamo trovati bene e, dovessimo ricapitare da queste parti, ci torneremo volentieri.

foresta nera con i bambini camping
Il piccolo bisonte al risveglio in tenda con il suo regalo nel giorno del suo compleanno

Come risparmiare nella Foresta Nera con i bambini?

Sostanzialmente ci sono tre modi per risparmiare se state visitando la Foresta Nera in famiglia e con i bambini, ve li spieghiamo in dettaglio qui sotto:

La KONUS card

La KONUS card, garantisce l’uso gratuito ed illimitato dei mezzi pubblici per tutta la durata del soggiorno, consentendo così un risparmio sugli spostamenti, e sconti su alcune attività (alcune delle quali le abbiamo indicate nei paragrafi precedenti).

Viene rilasciata dalle strutture presso le quali si paga la tassa di soggiorno (ricordatevi di chiederla se non dovessero darvela). La tassa di soggiorno si paga praticamente ovunque ma ci hanno detto che ci sono alcune strutture esentate (non abbiamo capito in base a quale criterio), se soggiornate presso una di queste non avete diritto alla KONUS card.

La Schwarzland Card

La Schwartzland Card garantisce l’ingresso gratuito una volta alle attrazioni della Foresta Nera per tre giorni anche non consecutivi nell’arco di un anno. Nell’arco del medesimo anno (ma senza limiti in quanto a giorni), ci sono sconti in moltissime altre attrazioni per le quali non si ha l’accesso gratuito. In totale le attrazioni convenzionate sono ben 200!

Nella variante “Europa Park”, la carta consente l’accesso gratuito al parco in uno dei tre giorni di validità della carta. Inutile dire che è la soluzione che abbiamo scelto noi!

La Schwartzland Card è gratuita per i minori di 3 anni, scontata fino ai 12 anni e c’è anche la versione “famiglia” che copre fino a due adulti e tre ragazzi fino a 17 anni. Potete acquistarla direttamente online ma trovare tutte le informazioni qui.

foresta nera con i bambini schwartzland cardBiglietti famiglia

Quasi tutte le attrazioni offrono dei convenienti biglietti famiglia a prezzo scontato proprio per agevolare le visite alle famiglie con bambini al seguito venendo loro incontro dal punto di vista dei costi. Per questi occorre informarsi direttamente presso le biglietterie delle singole attrazioni.

WHERE DO WE GO NEXT?

Informazioni utili

Schwartzland Turismus: https://www.schwarzwald-tourismus.info/

Schwartzland Card: https://www.schwarzwald-tourismus.info/planen-buchen/schwarzwaldcard

KONUS Card: https://www.schwarzwald-tourismus.info/planen-buchen/konus-gaestekarte

Campingplatz Kinzigtal: https://www.campingplatz-kinzigtal.de/

 

Articolo in collaborazione con Schwarzland Turismus

Maggiori dettagli nella pagina collaborazioni

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