Il Sentiero dei Versi – A Massello (TO) il primo percorso assistito per ipovedenti in un bosco alpino

E’ il momento di concedersi un’altra pausa rinfrescante. Di salire un po’ in montagna in uno di quei posti che sanno di quiete e relax: siamo andati nel vallone di Massello per una bella passeggiata tra i boschi attraverso il Sentiero dei Versi che è definito “il primo percorso assistito per ipovedenti in un bosco alpino”.

Il vallone di Massello è una valle laterale rispetto alla più frequentata val  Chisone in provincia di Torino e, quindi, praticamente deserta. Qui i panorami sono stupendi, ci sono borgate arroccate e campi che profumano di duro lavoro per strappare all’asprezza della montagna quel piccolo scampolo di terra.

Arrivando abbiamo lasciato l’auto nel parcheggio della foresteria, un albergo/ristorante che abbiamo usato più volte per qualche cenetta romantica. E’ particolare come questa bella struttura con un ristorante di buon livello (secondo la nostra esperienza, però nel frattempo è cambiata la gestione) spunti quasi in mezzo al nulla completamente circondata da boschi cresciuti sulle pendici delle montagne in questa stretta valle nel cuore delle valli valdesi. Proprio da qui parte il Sentiero dei Versi.

Cartelli indicatori lungo il sentiero dei versi
Cartelli indicatori lungo il sentiero dei versi

Accanto alla foresteria troviamo una vera chicca: il campo in cui ha preso vita il progetto “Presenze longobarde” dell’associazione ARES Italy (Archeologia, Reenactment e Storia). Si tratta di un progetto di archeologia sperimentale che, avviato nel 2014, mira a ricostruire un gruppo familiare aristocratico della prima età longobarda (VII secolo DC) attivo nel nord italia tramite la ricostruzione materiale di abiti, corredi, ornamenti, abitazioni, forni e zone artigianali. I primi nuclei ricostruiti nell’ambito di questo progetto sono visibili senza, ovviamente, poter entrare all’interno del recinto che li custodisce (purtroppo le foto che abbiamo scattato non sono venute bene, sorry).

Scopriamo il muschio
Scopriamo il muschio: com’è morbido! L’abbiamo accarezzato, ci abbiamo camminato e ci siamo seduti sopra, lo abbiamo usato come cuscino.

Da lì abbiamo imboccato quella che d’inverno è la pista di sci nordico (o sci di fondo) della piccola valle. Un percorso quasi pianeggiante adatto, quindi, anche ai bambini piccoli e che inizia con un primo tratto definito Sentiero dei Versi. Lungo il sentiero numerosi cartelli esplicativi raccontano le abitudini e spiegano le caratteristiche degli animali che vivono su queste montagne. La caratteristica particolare di questo tracciato è che, grazie all’aiuto di scritte in Braille sul tabelloni e QR-code, è il primo percorso assistito per ipovedenti in un bosco alpino. La tecnologia utilizzata consente non solo di avere tutte le informazioni sul luogo, le storie e gli animali ma anche una guida per accompagnare il visitatore ipovedente grazie ad indicazioni facili da seguire.

Tabellone esplicativo lungo il Sentiero dei Versi adatto agli ipovedenti
Uno dei tanti tabelloni esplicativi con scritte in Braille e QR-code

Verso mezzo giorno la pancia del bisonte ha iniziato a reclamare per cui abbiamo steso la nostra coperta in un prato e fatto un bel pic-nic all’ombra degli alberi guardando, dall’altro lato del fiume, i contadini che compivano uno di quei gesti antichi come le montagne che ci circondano: nei loro campi strappati alle rocce, raccoglievano il fieno che utilizzeranno quest’inverno per le loro bestie. Addentando un panino si respira pace anche se… qualcuno ha apprezzato di più la macchina per fare le balle di fieno!

Prima di ripartire il bisonte schizzinoso ha tagliato un nuovo traguardo: dopo numerosi tentativi andati a vuoto si fa pipì innaffiando gli alberi anziché in un’asettica toilette. Un gesto più naturale di così! Peccato per i tafani che, alle volte, hanno il vizio di mordere dove non devono…

Il percorso confluisce, poi, nel sentiero “La ruota e l’acqua”, un sentiero che tocca quattro mulini, la chiesa cattolica, il tempio valdese e meridiane con incisi motti di grande saggezza. Noi ne abbiamo seguito un pezzo realizzando un anello per tornare alla macchina.

All’apice del percorso sul Sentiero dei Versi, si raggiunge quel che resta del mulino per cereali di “Gorjo Trounno” che, costruito nel 1910, ha funzionato per una ventina d’anni servendo quattro borgate che lo usavano a turno. E’ ancora possibile entrarvi dentro e vedere la grossa pietra della macina (al piccolo bisonte l’esplorazione è piaciuta molto). Sul retro è visibile il canale di captazione che prendeva l’acqua poco più a monte nella gola di “Gorjo Trounno”. La gola è raggiungibile con un corto e facile sentiero e presenta anche un piccolo laghetto dall’acqua azzurrissima nel quale Daniele si è divertito a bagnare le mani ed a fare disegni sulla sabbia con un bastone. La gola è sovrastata da un piccolo ponte di legno ed il sentiero, proseguendo, porta alla borgata Balsiglia.

A Massello sono visitabili anche la piccola scuola latina ed il museo della Balsiglia ove vengono raccontati gli episodi più noti della storia valdese. Qui, durante le feste di paese è anche possibile gustare i famosi Gofri, un cibo tipico delle nostre valli.

Insomma, una giornata interessante per adulti e bambini!

Se, poi, volete fare un’altra bella passeggiata adatta anche ai bambini piccoli rimanendo nel pinerolese, vi possiamo consigliare una bella gita a Casa Canada oppure nel parco naturale della Val Troncea.

Se, invece, volete godervi la montagna senza camminare, il Rifugio Selleries fa per voi: è raggiungibile in auto e, volendo, potete partire da lì per qualche bella escursione o per salire su qualche punta.

WHERE DO WE GO NEXT?

Informazioni utili (2019):

Il modo più semplice per raggiungere il vallone di Massello è in auto. Arrivando da Torino seguire l’autostrada in direzione Pinerolo, proseguire sulla SS23 in direzione Sestriere. Giunti a Perosa Argentina svoltare a sinistra abbandonando la val Chisone per inoltrarsi nella val Germanasca in direzione di Prali. Poco dopo l’abitato di Perrero, all’altezza di un ponte si trova lo svincolo che, girando a destra, conduce a Massello (seguire le indicazioni stradali). Arrivati alla foresteria parcheggiare la macchina e seguire il cartelli indicatori per il percorso a piedi.

Il percorso è largo, sterrato e quasi pianeggiante, percorribile da chiunque, adatto anche ai bambini piccoli (non ai passeggini). Si snoda interamente sul fondovalle attraversando più volte il fiume su ponti o tramite guadi artificiali. E’ molto ombreggiato quindi non c’è rischio di insolazioni o scottature.

Alla foresteria è presente anche un parco giochi per i bambini, ci siamo dimenticati di chiedere se l’accesso è libero o è solo per i clienti della foresteria.

Foresteria di Massello: http://www.foresteriamassello.com/

Presenze longobarde: http://www.aresitaly.com/presenzelongobarde/

Museo della Balsiglia: https://www.comune.massello.to.it/index.php?option=com_content&view=article&id=103&Itemid=116

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