Circolo Borgata Granero – Una storia che va raccontata

Siamo in ritardo tremendo con la scrittura degli articoli sulla Danimarca. Finalmente il primo è in fase finale di gestazione ma non posso non scrivere dell’esperienza di ieri sera. Siamo stati al Circolo Borgata Granero e ne siamo usciti con una storia. E le storie non bisogna farle aspettare altrimenti l’emozione svanisce e non si riesce più a renderle bene.

Ora cerco di farmi capire meglio: su consiglio di amici abbiamo deciso di andare a cena in un posto in cui non eravamo mai stati. Aveva organizzato tutto Adriana per un’occasione particolare pur sapendo bene che il rischio che la cosa non funzionasse era molto alto (non scendiamo nei dettagli, sono cose personali). In effetti, quello che si temeva è successo e ci siamo trovati senza la persona che sarebbe dovuta venire con noi. Qualche lacrima è anche scesa ma la prenotazione ormai era fatta e, ci era stato detto, non sarebbe stato facile disdire. Al momento non abbiamo capito il perché chi ci aveva suggerito il locale aveva fatto questa precisazione ma l’avremmo capito di lì a poco.

Insomma, abbiamo deciso di non disdire e di andarci da soli. Quando siamo entrati il cuore di Adriana era un po’ triste ma, quando ne siamo usciti, ci siamo trovati pieni di emozioni, quelle emozioni che solo le storie vere e genuine ti danno.

Quella del Circolo Borgata Granero è la storia di Angelo, di sua moglie e dei suoi due figli adolescenti. Una storia che sa dell’essenza delle nostre montagne, di amore per il territorio, di borgate alpine ancora e di nuovo abitate, di lavoro duro e di amore per il proprio lavoro che traspare da ogni parola e da ogni gesto.

CircoloBorgataGranero-AtmosferaLa borgata Granero è una piccola borgata abitata da sei persone appena del comune di Perrero che si trova in val Germanasca, in provincia di Torino. Arrivarci non è difficile: la strada è asfaltata ma, da quando si lascia la strada provinciale 169 che sale verso Prali, sono circa 3 km di tornanti a singola carreggiata. Tutto ci si aspetterebbe tranne che di trovarvi un posto dove gustarsi dell’ottimo cibo in un ambiente bellissimo.

Qui angelo si è trasferito sei anni fa da Moncalieri, nella cintura di Torino, dopo aver fatto per vent’anni il macellaio in città. Ha acquistato una casa tipica di queste borgate, in pietra con il tetto di lose, l’ha restaurata ha acquistato del terreno e ci ha aperto un’azienda agricola.

La sua vita è tutt’altro che semplice: ogni mattina deve scendere i 3 km di tornanti per portare i figli alla fermata del pullman che li condurrà a scuola, ogni pomeriggio li deve andare a riprendere. Vi lasciamo immaginare i problemi durante l’inverno con la neve ed il ghiaccio. La terra, su questi terreni scoscesi, la lavora interamente a mano con l’aiuto di sua moglie ma la maggior parte dei suoi prodotti si basano su ciò che raccoglie nei boschi circostanti. Il 30% delle materie prime, ci dice, viene coltivato, il 70% viene raccolto.

Tre anni dopo, sempre più innamorato di queste valli, Angelo decide di fare qualcosa per consentire alle persone di godere delle bellezze di questo territorio; così insieme ad una guida naturalistica e ad uno storico locale si organizza per manutenere i sentieri e la cartellonistica e per organizzare gite ed eventi in particolar modo rivolti alle famiglie con bambini.

CircoloBorgataGranero-CopertinaAngelo adora cucinare e prepara per i partecipanti dei gustosi pic-nic. Decide, così, di aprire il Circolo Borgata Granero, dove siamo capitati noi senza sapere nulla di tutto ciò. Nella ex cantina della casa, pareti e soffitti in pietra a vista, volta a botte, solo due tavoli, musica di sottofondo ed ambientazione perfettamente montanara, prepara ottimi pranzi e cene a chi si avventura fin quassù.

Ecco perché è difficile disdire una prenotazione: quando telefoni e prenoti un tavolo, il locale apre praticamente solo per te dato che i tavoli sono soltanto due. In realtà i due tavoli possono ospitare in totale circa 20 persone ma, non essendo molto conosciuto, la probabilità di essere soli è molto alta. Ed è proprio quello che è successo a noi. Questo garantisce una cena romantica in un’ambiente tranquillo e rilassato con cucina tipica piemontese.

CircoloBorgataGranero-IlLocaleQuattro chiacchiere con Angelo alla fine della cena ci hanno permesso di conoscere la loro storia, che abbiamo deciso di raccontarvi perché pensiamo che meriti di essere conosciuta e pensiamo che questo sia un posto stupendo per passare una giornata e pranzare o cenare in modo così particolare. L’attenzione ai bambini è testimoniata dal fatto che il nostro piccolo bisonte è stato accolto con due scatoloni di giochi tutti per lui.

CircoloBorgataGranero-GiochiIl locale, essendo un circolo, non è a scopo di lucro: tutto quello che viene introitato viene utilizzato per la manutenzione dei sentieri e dei boschi e per l’organizzazione degli eventi e delle attività.

La cucina è quella tipica di montagna e non esiste un menù, né fisso né tantomeno alla carta. Si mangia “a sorpresa” a seconda dell’ispirazione di Angelo e dei prodotti che ha disponibili in quel momento. Ecco il menù della nostra serata composto da tre antipasti, un secondo, un primo ed un dolce:

  • Affettati: lardo con pepe e miele, Speck con timo serpillo e miele vegano (un miele non fatto dalle api ma a mano tramite un procedimento particolare con zucchero di canna e fiori di iperico, camomilla e serpillo)
  • Frittata con mortadella e cipolla
  • Insalata capricciosa
  • Bollito misto con salsa rubra, olio al tartufo e bagnetto rosso fatto alla maniera tradizionale con acciughe, mollica di pane bagnata nell’aceto e rosso d’uovo
  • Cappelletti in brodo del bollito, serviti dopo la carne per sfruttare l’effetto “ripulente” del brodo
  • Panna cotta con marmellata di zucchine con bacche di vaniglia, menta e limone

Per quanto riguarda le bevande disponibili è chiaramente possibile bene del vino ma noi non beviamo alcoolici, quindi non abbiamo idea di cosa la cantina possa offrire. Vi toccherà venire qui per scoprirlo da soli…

Abbiamo anche provato a fare qualche foto ai piatti. Se non siamo food bloggers ci sarà un motivo?

Angelo, però, cucina principalmente con gli ingredienti che crescono nei prati e nei boschi circostanti (avete mai mangiato dei fiori?) oltre che con ciò che coltiva o alleva direttamente. Dunque il menù e strattamente collegato alla stagionalità ed alla disponibilità. Ci siamo tornati in primavera, stagione con moltissime varietà disponibili, ed abbiamo trovato un menù degno di un ristorante stellato, con rivisitazioni moderne di piatti tradizionali e piatti originali davvero sorprendenti.

All’inizio vi abbiamo detto che siamo venuti via con il cuore pieno di emozioni. Beh, ora capirete bene che il cuore non era l’unica parte del nostro corpo ad essere piena!

Per darvi un’idea di quanto sia stato magico il trovarci alla borgata Granero vi raccontiamo solo che, scesi dalla macchina sul piccolo piazzale, ci siamo trovati nel buio pesto schiarito solo dall’unico piccolo lampione. L’unico rumore quello dell’acqua che scorre nel vecchio lavatoio ancora funzionante. Ci siamo guardati intorno e … due tassi, una volpe, due lepri, uno scoiattolo. Angelo ci ha detto che, poco prima del nostro arrivo, si sentiva il bramito dei cervi. Una vista incredibile sulla valle sottostante. Dobbiamo dire altro?

Ma i boschi non solo ricchi solo di questo: Angelo ci racconta che il figlio più grande ha voluto in regalo un metal detector e ci mostra alcuni dei trofei ritrovati: una palla da moschetto del ‘700 (ricordiamo che, non lontano da qui, si è combattuta la famosa battaglia dell’Assietta), un attrezzo per pulire l’innesco dei moschetti e dosare la polvere da sparo necessaria per l’innesco stesso, realizzato con il manico di un cucchiaino, monete da 5 e 10 centesimi del 1861.

I prodotti dell’azienda agricola vengono venduti ai clienti del circolo e nei mercati del circondario. Potrete trovarne di davvero difficili da reperire come la linfa di betulla che ha un grande effetto depurativo e disintossicante.

Se ci andate, e ve lo consigliamo, dite ad Angelo che lo avete scoperto grazie al nostro articolo e ditelo anche a noi, ci farà piacere saperlo.

WHERE DO WE GO NEXT?

Informazioni utili (Settembre 2018):

Accesso: Prendete la SP169 che, da Perosa Argentina, sale verso Prali. Poco dopo l’abitato di Perrero sulla destra un incrocio porta a diverse borgate tra cui la borgata Granero e sono indicate da un cartello.

Internet: Il Circolo Borgata Granero e l’azienda agricola annunciano le varie attività su questa pagna Facebook: https://www.facebook.com/circoloborgatagranero/

Costo: Il prezzo è fisso: 20 € per gli adulti (che diventano 25 sotto Natale e 30 a capodanno) mentre i bambini fino a 10 anni non pagano.

Contatti: 3347488601

Precisiamo che questo post non è sponsorizzato.

14 Risposte a “Circolo Borgata Granero – Una storia che va raccontata”

    1. Erano molto buoni. Purtroppo non sono capace di far foto al cibo quindi anche le cose più buone sembrano poco invitanti!

  1. Che bello mangiare a sorpresa e che magnifica cosa quella di destinare gli introiti per la manutenzione dei sentieri e dei boschi perché possa ospitare eventi e attività… da questo si evince grandissimo amore e rispetto per quei luoghi. Ho letto con grande piacere il tuo post, grazie.

  2. si si ok mi hai convinto, quando rientro in italia devo assolutamente fare un salto in questo posto! Io adoro questi luoghi semplici, puri, fatti di natura e tanto amore delle persone, come Angelo e la sua famiglia. Hai fatto bene a scrivere questo post subito, mi hai trasmesso le tue emozioni tanto da sembrare di essere li con voi!

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