Assistenza sanitaria all’estero viaggiando con i bambini

Quando si viaggia in Italia non ci sono problemi per quanto riguarda l’assistenza sanitaria ma quando si espatria? Come si fa con le cure mediche all’estero? Abbiamo diritto alla medesima assistenza sanitaria che abbiamo in Italia?

In Europa siamo sempre coperti dal Servizio Sanitario Nazionale? Fuori Europa c’è qualche paese convenzionato con il SSN? Serve sempre l’assicurazione di viaggio?

In questo periodo difficile, in cui il coronavirus impazza, in cui viaggiare è difficile, non dobbiamo rinunciare a vivere la nostra vita normale (pur con tutte le cautele del caso) e nemmeno rinunciare a programmare i nostri viaggi futuri perché, prima o poi, questa situazione finirà e dobbiamo cercare di rimanere positivi. Tutti quanti siamo, chi più, chi meno, in ansia ed è normale sentire più pressanti anche le domande che ci siamo appena posti riguardo all’assistenza sanitaria all’estero.

Soprattutto se si viaggia con bambini, queste tematiche sono sempre state percepite come importanti perché “… se mai dovesse succedere che qualcuno sta male…”, ma ora forse ci rendiamo più conto di quanto lo siano.

In un precedente articolo abbiamo già parlato dei documenti da portare in viaggio e di come avere informazioni sicure sulla loro necessità e sulla sicurezza del paese che vogliamo visitare. In questo post cercheremo di rispondere, invece, alle domande più frequenti di tipo sanitario fornendo, come nostro solito, solo informazioni ufficiali ed aggiornate e fornendo i relativi link per tutti gli approfondimenti del caso.

Assistenza sanitaria all’estero – Unione Europea

Quando si viaggia in Europa, le eventuali spese sanitarie sono coperte dal Servizio Sanitario Nazionale, tuttavia ci sono differenze per quanto riguarda le cure mediche impreviste rispetto a quelle programmate. Ci sono anche differenze sulle procedure da adottare nei diversi paesi. Nei paragrafi successivi cercheremo di dare qualche indicazione generale su come comportarsi in caso avessimo bisogno di assistenza sanitaria in un pese della UE.

Assistenza sanitaria all'estero
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Cure mediche non programmate durante un soggiorno temporaneo nella UE

Se ci si trova all’estero per un periodo breve temporaneo (ad esempio per vacanza, studio o lavoro) è necessario avere con se la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) ovvero la normale tessera sanitaria che tutti abbiamo e che riporta anche il codice fiscale. In questo modo è possibile avere accesso al sistema sanitario pubblico ed ottenere eventuali rimborsi per le spese sostenute. Si ha, cioè, diritto allo stesso trattamento di cui godono gli abitanti assicurati del paese che stiamo visitando.

Siccome i servizi sanitari funzionano diversamente da paese a paese, può essere necessario pagare immediatamente la prestazione e poi chiedere il rimborso al SSN anche se, in Italia, magari non avremmo dovuto pagare nulla. Oppure si possono ottenere le cure senza pagare semplicemente presentando la tessera ed, eventualmente, compilando moduli appositi. E’, comunque, possibile che venga richiesto di pagare un ticket (come in Italia).

E’ importante verificare che la struttura sanitaria a cui ci si rivolge sia pubblica o convenzionata: le prestazioni fornite da medici e cliniche private sono sempre a pagamento. E’ possibile chiedere il rimborso al ritorno ma non sempre si rispettano i criteri richiesti che, comunque, variano da paese a paese e, soprattutto, anche in caso di diritto al rimborso, esiste un massimale oltre il quale la parte rimanente della spesa deve essere pagata personalmente.

Quando si sostengono delle spese è importante conservare le ricevute altrimenti non si potrà richiedere il rimborso.

Più avanti vi indicheremo un apposito servizio online che indica cosa fare, a che strutture rivolgersi e che modulistica serve (da paese a paese) in modo che possiate partire preparati ed ottenere in massimo dell’assistenza sanitaria all’estero a cui, come italiani, abbiamo diritto.

Cure mediche programmate (facoltative) all’estero

E’ possibile recarsi all’estero in UE per ricevere cure programmate. In tal caso le regole sono diverse e si dovrà richiedere l’autorizzazione al SSN in via preventiva. In alternativa è possibile sostenere di persona tutte le spese e poi chiedere il rimborso successivamente. Quest’ultima opzione vale in tutte le strutture, sia pubbliche che private ma si ha diritto al rimborso solo fino all’importo che le cure avrebbero se effettuate in Italia e solo se sono cure che in Italia sono coperte dal Servizio Sanitario Nazionale oppure se il corrispondente servizio in Italia non è disponibile o non lo è in tempi ragionevoli rapportati allo stato di salute.

Non trattandosi di cure relative a viaggi per turismo non approfondiremo oltre questo caso per il quale è importante informarsi bene preventivamente presso la propria ASL e, ovviamente, conservare le ricevute di eventuali spese.

In farmacia

I quanto iscritti al SSN e titolari, quindi, di diritto all’assistenza sanitaria all’estero, in Europa se si ha necessità di acquistare un farmaco soggetto a prescrizione medica (ad esempio per una patologia cronica) è possibile usare le ricette ottenute in precedenza dal nostro medico di famiglia (noi ci siamo avvalsi di questa opzione per acquistare un farmaco che in Italia non si trovava). Occorre, però, accertarsi che la prescrizione contenga tutte le informazioni necessarie richieste dal paese in cui vi trovate. In particolare bisogna chiedere al proprio medico la cosiddetta ricetta transfrontaliera che è valida, come dice il nome, anche all’estero.

Assistenza sanitaria all estero
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La ricetta transfrontaliera, in realtà, spesso coincide con la ricetta normale che dovrebbe già contenere tutti i seguenti dati necessari:

  • Nome e Cognome del paziente e data di nascita
  • Data di emissione
  • Dati del medico prescrittore (nome e cognome, qualifica professionale, recapito, indirizzo e firma)
  • Dati del medicinale quali: principio attivo, nome comune (diverso dal nome commerciale che può cambiare da paese a paese), formato (compresse, sciroppo, …), quantità, concentrazione e posologia.

Per quanto riguarda le ricette elettroniche è meglio chiedere la copia cartacea perché il formato elettronico potrebbe non essere riconosciuto all’estero. Noi ammettiamo di non aver mai visto ricette elettroniche, quindi non abbiamo informazioni dirette da darvi.

I farmaci non soggetti a prescrizione sono acquistabili liberamente in tutta la UE.

Anche nel caso dei farmaci, presentando la TEAM si ha diritto al medesimo trattamento dei cittadini di quello stato, ovvero se loro non pagano il farmaco allora non lo pagherete nemmeno voi. Se, invece, vi viene chiesto di pagare un certo importo allora potrete chiedere successivamente il rimborso al SSN se il farmaco in Italia è gratuito (presentando le ricevute di pagamento). Potrebbe comunque essere richiesto di partecipare alla spesa con un ticket come succede in Italia.

In caso di emergenza

Numero unico di emergenza in Europa
Source: https://italy.representation.ec.europa.eu/sites/default/files/styles/oe_theme_medium_no_crop/public/2022-02/112.png?itok=nxXhL8-m

In caso di emergenza, in quasi tutti i paesi dell’Unione Europea, è attivo il numero unico 112 (esattamente come in Italia) contattabile da qualsiasi telefono fisso o mobile. E’ meglio, comunque, verificare in anticipo perché in alcuni paesi potrebbero esserci numeri alternativi da chiamare o il numero unico 112 potrebbe non essere attivo.

Come si fa con la Brexit?

Al momento di scrivere questo articolo la Brexit si trova ancora in una fase transitoria in cui tutti i diritti che si avevano in precedenza dovrebbero rimanere in vigorre per un periodo di un anno, successivamente si vedrà cosa verrà stabilito dagli accordi tra il Regno Unito e l’Unione Europea.

Quello che possiamo consigliarvi se state pensando di recarvi oltremanica, è di leggere questi documenti messi a disposizione dall’Unione Europea (in Italiano) e dal governo del Regno Unito (in Inglese) e che forniscono informazioni sempre aggiornate:

Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera

Questi paesi non fanno parte della UE ma, in funzione di specifici accordi, la tessera TEAM può comunque essere usata.

In Svizzera, Liechtenstein ed Islanda è attivo il numero unico di emergenza 112.

In Norvegia i numeri sono i seguenti: 112 – Polizia pronto intervento; 113 – Ambulanza e Guardia Medica; 110 – Incendi ed incidenti

Assistenza sanitaria all’estero – Fuori dalla UE

In generale, al di fuori dell’Unione Europea, non si ha diritto all’assistenza sanitaria e le spese eventualmente sostenute non possono essere rimborsate dal Servizio Sanitario Nazionale. E’ bene, quindi, stipulare un’apposita assicurazione privata.

Tuttavia, con alcuni paesi, il SSN ha stipulato apposite convenzioni che garantiscono livelli minimi di assistenza a titolo gratuito (generalmente riguardanti le cure urgenti).

Nei prossimi paragrafi vi spiegheremo come ottenere informazioni specifiche sull’assistenza sanitaria all’estero per i singoli paesi.

Se ci si trova fuori dalla UE per lavoro o per studio grazie ad un contratto che sia stato ottenuto tramite procedura selettiva (ad esempio borsa di studio, stage, …), è possibile ottenere il rimborso a posteriori delle spese sostenute anche in paesi non convenzionati ma la procedura è lunga e complessa e prevede, tra le altre cose, di acquisire il parere motivato del capo della rappresentanza diplomatica. Non tratteremo qui questo caso perché fuori tema rispetto ai viaggi per turismo di cui ci occupiamo. Comunque trovate qui le informazioni del caso.

Assistenza sanitaria all'estero
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Quando serve un’assicurazione per avere l’assistenza sanitaria all’estero

In linea generale, ogni volta che si viaggi fuori dall’Unione Europea è necessaria un’assicurazione medica che copra eventuali spese sanitarie. Tuttavia è consigliabile averla anche se si viaggia in Europa.

Anche in Europa, infatti, non tutte le spese potrebbero essere rimborsabili e, comunque, i rimborsi prevedono un massimale (che varia da paese a paese e da prestazione a prestazione), superato il quale, la parte eccedente non viene rimborsata. Informatevi sulle coperture della assicurazione che sceglierete.

Inoltre, la tessera TEAM non copre le operazioni di salvataggio e rimpatrio per cui, se si necessita del rimpatrio a seguito, ad esempio, di grave incidente o grave malattia metre ci si trova temporaneamente in un paese UE, è necessario stipulare un’assicurazione specifica. Lo stesso vale se abbiamo un incidente di qualunque tipo e veniamo soccorsi dai servizi di emergenza (ad esempio soccorso sulle piste da sci).

Come ottenere informazioni ufficiali ed aggiornate sull’assistenza sanitaria all’estero

Avendo assimilato tutto il bagaglio di informazioni generali che vi abbiamo dato fino a qui, vogliamo ora essere sicuri di come comportarci nello specifico in caso di necessità. A venirci incontro è il Ministero della Salute che, tramite il sito che riportiamo qui sotto, fornisce informazioni sulla copertura del Servizio Sanitario Nazionale in tutto il mondo. Il servizio si chiama “Se parto per…” e, selezionando il paese, la motivazione del viaggio ed il nostro “stato” in quanto lavoratore, pensionato o parente a carico, ci vengono fornite informazioni sui nostri diritti, su eventuali moduli che è necessario compilare o se, invece, è necessaria un’assicurazione sanitaria specifica.

Al momento di scrivere queste righe, il sito riporta in intestazione la dicitura “Cure nell’Unione Europea” ma non fatevi confondere: l’applicazione fornisce info su qualsiasi paese al mondo:

http://www.salute.gov.it/portale/cureUE/dettaglioContenutiCureUE.jsp?lingua=italiano&id=897&area=cureUnioneEuropea&menu=vuoto

Giusto un esempio: se sei un lavoratore autonomo (o un familiare a carico) e vuoi recarti in vacanza a Capo Verde, dovrai compilare un modulo chiamato IT/CV 111 (da richiedere alla ASL prima della partenza). A questo punto si ha diritto a prestazioni urgenti gratuite presentando il modulo stesso ad una struttura pubblica o convenzionata. Un eventuale ticket è a vostro carico e non è rimborsabile. Se, però, per qualche motivo dovete pagare delle prestazioni mediche, queste non saranno rimborsabili.

Come vedete da questo esempio, il servizio è molto utile perché evidenzia la copertura sanitaria SSN in un paese che è fuori dalla UE con in quale il SSN ha stipulato un’apposita convenzione bilaterale soggetta, però, a delle regole per quanto riguarda i rimborsi e le prestazioni non urgenti.

Informazioni specifiche, complete e molto dettagliate sui singoli paesi europei si possono trovare anche tramite questo servizio appositamente fornito dalla UE (in Italiano):

https://europa.eu/youreurope/citizens/health/unplanned-healthcare/going-to-doctor-hospital-abroad/index_it.htm

Ci si può anche rivolgere direttamente al Punto di Contatto Nazionale Italiano formulando una domanda specifica tramite un apposito form online.

Per quanto riguarda, invece, informazioni più generali sulla sicurezza dei vari paesi nel mondo, vi consigliamo nuovamente di consultare l’apposito servizio viaggiare sicuri messo a disposizione dal Ministero degli Esteri (ne abbiamo parlato con più dettagli anche qui).

Numero verde per minori scomparsi in un paese UE

Ora tocchiamo un tasto ancora più dolente e che spesso viene trascurato, forse anche un po’ per scaramanzia: la scomparsa dei minori.

Purtroppo ci sono mille motivi orribili a causa dei quali si può verificare la sparizione di un minore. Per fortuna i casi in cui succede effettivamente qualcosa di brutto non sono frequentissimi, ma chi di noi non ha mai sperimentato il terrore puro che prende quando si perde di vista un bambino piccolo, magari in un luogo affollato?

Se vi dovesse mai capitare e magari, dopo ore di ricerche non siete ancora riusciti a trovarlo, allora occorre sapere cosa fare.

Sperando, ovviamente, che non succeda mai nulla (mi terrorizza il solo pensiero), la cosa giusta da fare è, ovviamente, rivolgersi alle autorità locali. Tuttavia non è semplice sapere esattamente a chi chiedere aiuto e come. Anche per questa situazione, all’interno dell’Unione Europea, esiste un numero unico di emergenza gratuito. E’ il 116 000 ed è attivo in 28 paesi europei. Lo potete chiamare per avere informazioni su come gestire l’emergenza con le autorità del paese in cui vi trovate.

In Italia il 116000 è gestito dal Telefono Azzurro.

In molti paesi Europei (non in Italia), questo numero di emergenza assume la forma 116-xxx ovvero le ultime tre cifre possono essere diverse da zero in modo da avere numeri diversi per rispondere ad emergenze diverse legate all’infanzia quali: sparizione di minori, supporto emozionale, vittime di crimini, emergenza medica non urgente ed altri. A questo link, selezionando il paese in cui soggiornate, potete trovare tutte le informazioni sempre aggiornate.

A noi è successo (come a tutti, penso) di perdere il piccolo bisonte in un luogo affollato. Per fortuna l’abbiamo ritrovato dopo poco e lui non si è nemmeno reso conto dell’allarme creato. Ci siamo, però, scoperti impreparati. Da quella volta mettiamo sempre nelle sue tasche un biglietto con i nostri numeri di telefono e gli abbiamo insegnato come ed a chi chiedere aiuto in caso non ci trovasse più (ammesso che riesca a rimanere lucido a sufficienza da ricordarsi questi insegnamenti e metterli in pratica).

Stiamo anche pensando di attrezzarci con dei braccialetti su cui scrivere in qualche modo i nostri numeri in modo che possa tenerli anche in estate quando l’abbigliamento non sempre consente di tenere biglietti in tasca.

WHERE DO WE GO NEXT?

10 Risposte a “Assistenza sanitaria all’estero viaggiando con i bambini”

  1. Negli ultimi anni ho sempre stipulato una polizza multiviaggio annuale quindi non mi sono mai informata su altri aspetti. Ho scoperto un sacco di cose leggendo l’articolo. Grazie

    1. Le polizze assicurative sono importantissime quando si viaggia ma è importante conoscere ciò a cui abbiamo già diritto in quanto assicurati tramite il SSN.

    1. I documenti che ho linkato per quanto riguarda la brexit dovrebbero essere sempre aggiornati in modo che, in qualunque momento uno legga l’articolo, non si trova mai ad avere notizie “scadute”. Anche i motori di ricerca che ho messo in articolo danno sempre le informazioni corrette ed aggiornate in quanto forniti da enti ufficiali.

  2. Molto esaustivo questo articolo, lo terrò come un riferimento, grazie! Tante questioni non ce le poniamo nemmeno finchè non incombe l’imprevisto, ma quando si è all’estero non sempre risulta facile destreggiarsi. È utile avere un quadro complessivo ?

    1. Grazie, hai ragione, spesso si tende a fare così ma, quando capita l’imprevisto, sarebbe meglio già sapere come comportarsi essendo partiti informati. Spero con il mio articolo di aver dato un’informazione completa ed esaustiva.

    1. In Europa le cose sono più semplici ma ci sono comunque aspetti da tenere in considerazione. E’ sempre bene essere preparati.

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